Ci sono alcuni libri iconici nel mondo della finanza. Ognuno, certo, ha le sue preferenze, ma i testi di Graham (ne abbiamo parlato qui e qui) e quello di James P. O’Shaughnessy, ovvero “What Works on Wall Street”, sono basilari. Accanto a questi, io aggiungo anche Stocks for the Long Run, di Jeremy Siegel. Giunto ormai alla sesta edizione, rappresenta un classico dell’investimento in equity.
Il libro
Siegel si distingue per la sua analisi meticolosa dei dati storici dei mercati finanziari, risalenti addirittura al 1802. Questo gli consente di dimostrare, con una ricchezza di evidenze empiriche, che le azioni, nel lunghissimo periodo, hanno costantemente sovraperformato tutte le altre classi di attività (obbligazioni, materie prime, oro, ecc.). Questa base storica è cruciale per un investitore istituzionale, che per definizione ha un orizzonte temporale esteso.

Il messaggio centrale del libro è che, nonostante la loro volatilità a breve termine, le azioni sono la migliore classe di attività per la creazione di ricchezza nel lungo periodo. Siegel argomenta che, per un orizzonte temporale sufficientemente lungo (ad esempio, 20-30 anni o più), le azioni diventano meno rischiose delle obbligazioni e offrono rendimenti reali (al netto dell’inflazione) significativamente più elevati.
L’inflazione rimane un moloch sulla via dell’investimento. Un aspetto cruciale affrontato da Siegel riguarda così proprio l’impatto dell’inflazione sui rendimenti reali degli investimenti. Mostra come le azioni abbiano storicamente fornito una protezione migliore contro l’inflazione rispetto alle obbligazioni, preservando il potere d’acquisto del capitale nel tempo. Questo è di vitale importanza per fondi pensione e assicurazioni che devono garantire rendimenti reali ai propri beneficiari.
Rendimento e rischio in finanza vanno sempre di pari passo. Siegel in questo libro sfida la concezione tradizionale del rischio, che spesso si focalizza sulla volatilità a breve termine. Siegel suggerisce che, per un investitore con un orizzonte temporale lungo, il “vero rischio” non è la fluttuazione giornaliera, ma piuttosto il rischio di non raggiungere gli obiettivi finanziari a lungo termine o di perdere potere d’acquisto a causa dell’inflazione. In quest’ottica, le azioni, essendo un’ottima copertura contro l’inflazione, possono ridurre il rischio a lungo termine.
Un (altro) aspetto interessante di questo libro è il fatto di non essere centrato solo su Wall Street (come invece altri). Certo, Siegel è spesso focalizzato sul mercato azionario statunitense, ma enfatizza anche l’importanza della diversificazione a livello globale e la considerazione di diversi settori e fattori di investimento. Ciò si traduce in suggerimenti pratici per la costruzione di portafogli resilienti e ben diversificati.
Non manca l’aspetto che ormai noi classifichiamo come di finanza comportamentale. Siegel riconosce infatti che l’investimento non è solo una sfida intellettuale, ma anche psicologica. Spiega come le emozioni di paura e avidità possano portare gli investitori a prendere decisioni irrazionali, come vendere ai minimi o comprare ai massimi. Il libro rafforza l’importanza di una strategia “buy and hold” e di una disciplina rigorosa, concetti vitali per gli investitori che gestiscono capitali e devono evitare decisioni dettate dal panico.
“Stocks for the Long Run” ha profondamente influenzato il pensiero accademico e pratico sull’investimento, diventando un punto di riferimento per la teoria del portafoglio e le strategie di allocazione degli asset. Ha contribuito a cementare la “saggezza convenzionale” che la maggior parte degli investitori dovrebbe avere un’esposizione significativa al mercato azionario.
Certo, non va tutto seguito pedissequamente. Una critica rivolta al libro riguarda il fatto che il lungo periodo analizzato da Siegel (dal 1802) sia troppo esteso per essere sempre rilevante per gli investitori di oggi. Inoltre, potrebbe esserci un “survivorship bias”, ovvero che i dati si concentrano su mercati (come quello statunitense) che hanno avuto un successo eccezionale, non considerando fallimenti o periodi di sottoperformance prolungata in altri mercati.
Tuttavia leggere “Stocks for the Long Run” è cruciale perché fornisce una solida base di conoscenza sui rendimenti storici delle classi di attività e rafforza l’importanza di un approccio disciplinato e a lungo termine all’investimento azionario. Per un investitore istituzionale, che opera con orizzonti temporali lunghi e la necessità di generare rendimenti stabili e consistenti, i principi esposti da Siegel sono di valore inestimabile, pur tenendo conto delle evoluzioni e delle critiche successive.
Il lettore
Infine ho chiesto a Chatgpt chi dovrebbe leggere questo libro. Ecco la risposta.
Il libro “Stocks for the Long Run” di Jeremy Siegel è una lettura preziosa per una vasta gamma di persone, non solo per gli investitori istituzionali. Ecco chi dovrebbe leggerlo:
1. Investitori Individuali (Retail Investors):
Principianti: Il libro fornisce una solida base per comprendere il funzionamento dei mercati azionari e l’importanza della pazienza e di un orizzonte temporale lungo. Aiuta a superare la paura della volatilità a breve termine e a impostare aspettative realistiche sui rendimenti.
Con esperienza ma emotivi: Molti investitori individuali tendono a reagire in modo eccessivo alle fluttuazioni del mercato. Il libro di Siegel, con la sua enfasi sui dati storici, può servire da ancora razionale per mantenere la disciplina e resistere all’impulso di vendere durante i cali o comprare durante le bolle.
Per la pianificazione della pensione: Chiunque stia pianificando il proprio futuro finanziario, in particolare la pensione, troverà il libro estremamente utile per capire perché le azioni dovrebbero costituire la spina dorsale di un portafoglio a lungo termine.
2. Professionisti della Finanza (Consulenti Finanziari, Gestori di Portafoglio, Analisti):
Per rafforzare le proprie convinzioni: Anche i professionisti esperti possono beneficiare di una rinfrescata sui principi fondamentali e sulle evidenze storiche che supportano la strategia di investimento a lungo termine.
Per educare i clienti: Il libro fornisce dati e argomenti solidi che i consulenti possono utilizzare per spiegare ai loro clienti l’importanza di rimanere investiti e di non farsi prendere dal panico.
Per la ricerca e l’analisi: Sebbene sia scritto in modo accessibile, il libro è basato su ricerche accademiche rigorose e offre spunti per analisi più approfondite.
3. Studenti di Finanza ed Economia:
È un testo classico che offre una prospettiva storica essenziale sui rendimenti degli asset e sulla relazione tra mercati e economia. Aiuta a contestualizzare molte delle teorie finanziarie moderne.
4. Chiunque sia interessato alla storia economica e finanziaria:
Anche se non si è direttamente coinvolti nell’investimento, il libro offre un affascinante viaggio attraverso la storia economica e i cambiamenti che hanno influenzato i mercati globali.
5. Scettici delle Azioni:
Per coloro che sono naturalmente avversi al rischio o che nutrono sfiducia nei confronti del mercato azionario, il libro di Siegel presenta un caso convincente, basato su dati concreti, che può aiutare a rivedere le proprie posizioni.
Qui sotto è possibile leggere un estratto del libro su kindle.