Nello sconcerto generale in merito alle azioni di Trump e alla sua personale guerra dei dazi investitori, gestori, istituzioni e politici di mezzo mondo non sanno che cosa fare. Si naviga a vista, perché l’imprevedibilità del Presidente è pari solo all’imprevedibilità delle reazioni dei mercati finanziari. Detto questo, bisogna sempre guardare all’orizzonte temporale con cui si analizzano i fatti. Ciò che oggi ci sembra un’ottovolante impazzito, nel lungo termine, a distanza di 10, 20 o 30 anni, sarà solo un piccolissimo movimento dell’indice S&P500 quasi irrilevante sul grafico.

Ce lo spiega in questa bellissima analisi Gloria Grigolon, Investment Specialist di Pictet Asset Management. Un’analisi che getta un filo di speranza per il futuro e aiuta a rincuorare coloro che hanno perso tanti soldi dal rapido crollo dei mercati di aprile. Sebbene l’ottica di lungo termine sia sempre premiante negli investimenti come dimostrato da fior fiore di ricerche scientifiche, noi della redazione vogliamo ricordare la celebre frase di John Maynard Keynes che ci avverte che “nel lungo termine saremo tutti morti”…

Gloria Grigolon, Investment Specialist di Pictet Asset Management

Ciò che abbiamo vissuto sui mercati a partire dal mese di aprile ha impattato anzitutto la fiducia di investitori e consumatori, che negli Stati Uniti è scesa fino a toccare i minimi storici (Fig.1).

Fig.1 Sentiment di fiducia di consumatori e investitori USA – Fonte: Bloomberg, Pictet Asset Management, dati aggiornati al 07.04.2025

La mancanza di visibilità sul futuro di brevissimo termine ha portato ciò che i mercati più di tutto temono: l’incertezza (Fig.2). Questo si è riflesso sulle aspettative di rendimento, sull’avversione al rischio degli investitori e sulle strategie di portafoglio. 

Fig.2 Incertezza economica VS volatilità implicita (mercato USA) – Fonte: Bloomberg, Pictet Asset Management, dati aggiornati al 15.04.2025

In un contesto difficile, se non impossibile da prevedere, è importante che il cliente abbia chiare in mente alcune regole chiave di corretta gestione patrimoniale. Anzitutto, non è in una fase di crisi che devono essere prese decisioni per ‘correre ai ripari’. Per loro natura, i mercati finanziari sono fatti di salite e discese. Nessuno sa con assoluta certezza dove andrà il mercato domani, ma è provato che l’asset class azionaria sia in assoluto la componente di portafoglio più adatta a portare rendimento nel medio-lungo periodo. In altre parole, momenti di difficoltà come quelli che viviamo oggi non devono scatenare il panico, tutt’al più devono aiutare il cliente a capire se, grazie alla sua pianificazione e agli strumenti che possiede, si senta tranquillo.

Fig.3 Performance indice S&P 500 dal 2005 a oggi – Fonte: Bloomberg, Pictet Asset Management, dati in USD relativi al periodo 31/03/2005-07/04/2025

Seconda regola da ricordare, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, è che proprio dalle fasi e dai momenti di crisi nascono spesso le migliori opportunità di investimento. Guardando con lo specchietto retrovisore alcuni dei più recenti shock, i mercati finanziari hanno storicamente dimostrato come a periodi di forti correzioni siano seguite fasi di importanti rimbalzi, capaci non solo di recuperare i crolli, ma anche di dare il via a nuovi cicli di crescita stabili nel tempo. A un anno di distanza dai minimi toccati a seguito di uno shock di mercato, infatti, i listini sono quasi sempre stati in grado di azzerare le perdite tornando in profitto (Fig.4).

Fig.4 La storia ama ripetersi, anche sui mercati – Fonte: Bloomberg, Pictet Asset Management

Molte crisi finanziarie del passato sono state segnate da momenti di “panic selling”, in cui vendite massicce hanno accentuato il movimento al ribasso dei prezzi, esasperando la reale portata dello shock. E nel timore che il mercato calasse, gli investitori hanno fatto la cosa più sbagliata che si possa fare: liquidare rapidamente le proprie posizioni (loss aversion) per poi aspettare il punto di minimo per rientrare (market timing).

Ecco, quindi, la terza regola: il tempo premia l’investitore capace di non reagire di pancia a una fase di volatilità. E il “market timing”, ossia ricercare i punti migliori per comprare e vendere titoli, quasi sempre finisce col distruggere valore. Risulta evidente come il tentativo di prevedere “i tempi” del mercato possa trasformare drasticamente il risultato dei propri investimenti. Se guardiamo il rendimento cumulato dell’Indice S&P500 dal 1994 al 2024, il migliore dei mondi possibili è proprio quello dell’investitore rimasto investito con pazienza nel tempo. Cercare di prevedere il mercato, e quindi rischiare di starne fuori durante le sue fasi di massimo, è infatti costato molto caro.

Fig.5 Rendimento cumulato di $10.000 sull’S&P 500 (1994-2024) – Fonte: Bloomberg, Pictet Asset Management

In conclusione, per far fronte alle turbolenze geopolitiche e ai picchi di volatilità che potremmo continuare a vedere sui mercati nei prossimi mesi, riteniamo indispensabile tenere a mente tre elementi chiave di gestione del portafoglio: gestione del rischio, sia di breve che di lungo periodo, diversificazione azionaria e astensione dal rincorrere le news del momento. In Pictet AM abbiamo creato una strategia di investimento pensata appositamente per il mercato italiano, che permette al cliente di liberarsi dal pensiero di cosa farà il mercato e di beneficiare delle dinamiche di breve, medio e lungo periodo: Multi Solutions-Pictet Smart Road to Megatrends. Questa soluzione Step-in parte, infatti, da strumenti monetari a basso rischio, con rendimenti ancora interessanti, incrementando in modo strutturale il peso delle azioni nel tempo. In particolare, il meccanismo “Smart” di finanza comportamentale permette di incrementare le posizioni azionarie in fasi di ribasso e di prendere profitto dal mercato dopo un rialzo spostandosi sul monetario, sollevando il cliente più impaziente dal pensiero di “doverlo fare” in autonomia.

Le informazioni, opinioni e stime contenute nel presente documento riflettono un’opinione espressa alla data originale di pubblicazione e sono soggette a rischi e incertezze che potrebbero far sì che i risultati reali differiscano in maniera sostanziale da quelli qui presentati.

Foto di copertina creata con Copilot AI

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