Per la recensione del libro della settimana oggi ho pensato di proporvi un viaggio intergalattico che oscilla tra scienza e fantascienza, tra scetticismo e credulità, tra eventi spiegabili ed eventi inspiegabili, tra sentimenti di meraviglia e di terrore.

Cari lettori e care lettrici, perché proporvi un libro che parla di UFO, di dischi volanti, di rapimenti di umani da parte di entità (forse) extraterrestri? Perché il libro è stato scritto da uno dei massimi esperti mondiali di questo tema e il suo argomento va a braccetto con la New Space Economy, il nuovo ecosistema industriale e scientifico che ruota attorno allo spazio, alle sue risorse e alle sue opportunità tecnologiche. Un settore multi-miliardario che sta facendo i suoi primi passi di cui abbiamo scritto anche nel nostro best-seller “Investire nei megatrend del futuro”.

“Imminent” e il tema della New Space Economy

Il libro “Imminent: I segreti del pentagono sulla caccia agli ufo” di Luis Elizondo è stato nominato #1 Best Seller dal New York Times e rappresenta un tassello fondamentale nell’attuale dibattito sulla New Space Economy.

Elizondo, ex responsabile del programma segreto AATIP del Pentagono (il Programma avanzato di identificazione delle minacce aerospaziali), offre una testimonianza diretta sulla ricerca e l’analisi dei cosiddetti UAP (Unidentified Aerial Phenomena), fenomeni che, secondo l’autore, mostrano tecnologie e capacità radicalmente superiori a quelle umane attuali. La crescente attenzione istituzionale e privata verso questi fenomeni può quindi catalizzare investimenti, innovazione e nuove prospettive di business, rendendo il tema degli UAP centrale anche per chi si occupa di Space Economy.

Ecco perché ne parliamo su un sito che tratta di opportunità di investimento e di temi finanziari!

Un ponte tra storia, cultura pop e scienza

Il libro di Elizondo si inserisce in una lunga tradizione di indagini ufficiali e narrazioni popolari sugli UFO. Il riferimento più diretto è il Project Blue Book, il programma della US Air Force attivo dal 1952 al 1969, che aveva lo scopo di valutare se gli UFO rappresentassero una minaccia per la sicurezza nazionale e di analizzare scientificamente i dati raccolti. Nonostante la conclusione ufficiale che non vi fossero prove di minacce o di tecnologie extraterrestri, centinaia di casi rimasero senza spiegazione.

Questa indagine storica ha ispirato la serie televisiva “Project UFO” (trasmessa anche dalla Rai nel 1978-1979 e di cui potete vedere gli episodi a questo link di Youtube), che metteva in scena le indagini di due ufficiali dell’Air Force su presunti avvistamenti, e più recentemente la serie “Project Blue Book” prodotta da Robert Zemeckis per History Channel nel 2019, che ha rilanciato il fascino e il mistero delle indagini sugli UFO presso il grande pubblico. Se siete curiosi, qui potete vedere il trailer e confrontarlo con le tecniche cinematografiche degli Anni Settanta usate per girare Project UFO.

Perché gli appassionati di fantascienza dovrebbero leggere “Imminent”

“Imminent” è un testo imprescindibile per chi ama la fantascienza, perché offre una prospettiva reale e documentata su temi che da sempre alimentano l’immaginario del genere: il contatto con civiltà aliene, la tecnologia avanzata, le implicazioni filosofiche e sociali di una possibile rivelazione. Elizondo non si limita a raccontare i fatti: espone le tensioni, le resistenze burocratiche e il clima di segretezza che circonda la questione UAP, elementi che rendono la narrazione avvincente quanto un romanzo di fantascienza, ma con il valore aggiunto della testimonianza diretta.

Questo fa sì che ci si allontani dalla tipica narrazione di fantascienza dove gli extraterrestri sono i cattivi che vogliono distruggere l’umanità. Pensiamo anche a telefilm e a film degli Anni Settanta come “Spazio 1999” che racconta le avventure di una base spaziale lunare che vaga nel cosmo dopo una esplosione nucleare e “UFO – Distruggete Base Luna” che raccolta la lotta dell’organizzazione segreta SHADO contro cattivissimi umanoidi viaggianti su dischi volanti argentati.

Fotogramma tratto dal film

Le due anime del dibattito: credenti e scettici

Il libro si rivolge sia a chi crede nella vita extraterrestre sia agli scettici. Elizondo sostiene apertamente che alcune delle tecnologie osservate non sono di origine umana e ipotizza una matrice extraterrestre, citando casi documentati di interferenze con impianti nucleari e danni biologici ai testimoni. Tuttavia, non manca di sottolineare la necessità di un approccio scientifico e la difficoltà di ottenere prove incontrovertibili – un punto che gli scettici troveranno centrale. La sua critica ai debunker e agli “esperti” che liquidano il fenomeno senza analizzare i dati invita a non fermarsi ai pregiudizi, ma a considerare la questione con serietà e rigore.

A questo proposito vi ricordo che in Italia il mitico Piero Angela ha trattato l’argomento più volte nel corso della sua lunga carriera di giornalista scientifico. E’ quindi interessante guardare anche un episodio di SuperQuark dedicato alla vita extraterrestre. Che non vuole dire solo dischi volanti e umanoidi, ma più banalmente batteri e forse di vita elementare.

Le ricerche attuali: tra enti pubblici, privati e università

Il tema della vita extraterrestre è oggi al centro di importanti programmi di ricerca scientifica. La NASA, attraverso l’Astrobiology Institute, finanzia team interdisciplinari in università e centri di ricerca per studiare l’origine, l’evoluzione e la distribuzione della vita nell’universo7. Questi progetti coinvolgono istituzioni come l’Università delle Hawaii, l’Arizona State University, il Carnegie Institution e molte altre, con l’obiettivo di sviluppare nuovi strumenti e metodologie per la ricerca di biofirme su altri pianeti. La stessa attività è portata avanti in Europa dallo EAI – European Astrobiology Institute.

Parallelamente, aziende private e startup della New Space Economy stanno investendo in tecnologie per l’osservazione e l’analisi di fenomeni anomali, spesso collaborando con enti governativi o università. Tuttavia, ad oggi, non esistono prove concrete di vita extraterrestre o di visite aliene sulla Terra, come sottolinea la stessa NASA.

Conclusione

“Imminent” è un libro che, al di là delle convinzioni personali, rappresenta una lettura fondamentale per chiunque sia interessato al rapporto tra scienza, mistero e futuro dell’umanità. Elizondo offre una testimonianza che, pur non fornendo risposte definitive, arricchisce il dibattito e invita a una riflessione profonda sul nostro posto nell’universo e sulle sfide della New Space Economy. Un testo godibile e appassionante come la migliore narrativa di fantascienza.

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Recensione scritta con l’aiuto di Perplexity AI. Fotogrammi dei telefilm tratti da Youtube.

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Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. Autore di libri, saggi e articoli di economia e finanza. Iscritto all'OCF. Detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe. Vincitore del SIAT Technical Analyst Award 2010.