Siamo arrivati all’estate, e con la fine della scuola iniziano le vacanze! Dove andare? A questa domanda risponde la recensione del libro di questa domenica. Restiamo nella nostra Bella Italia che è un vero scrigno di cultura, arte, paesaggi e buon mangiare, ma andiamo in una regione spesso trascurata dal turismo di massa: l’Abruzzo. E lo facciamo con il libro “D’amore e d’Abruzzo” di Paride Vitale, edito da Cairo Editore, un’opera che è una via di mezzo tra una guida turistica e un romanzo autobiografico, ma che va ben oltre la semplice narrazione dei luoghi dell’autore, diventando un vero e proprio inno alla regione Abruzzo, con un’attenzione particolare al rapporto profondo tra uomo e natura.
Paride Vitale, originario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, riesce a trasmettere con sensibilità e passione il valore ambientale di questa terra, ancora oggi una delle poche regioni italiane a conservare un patrimonio verde vastissimo e ben tutelato. Il libro è permeato da un forte tema ecologico: l’Abruzzo è descritto come un territorio dove il rispetto per l’ambiente è radicato, grazie alla presenza di numerosi parchi naturali e riserve protette che mantengono intatti paesaggi mozzafiato, boschi secolari e una biodiversità preziosa.
Non a caso, la fragranza PARCO1923, creata da Vitale, nasce proprio dal desiderio di catturare l’essenza di questi luoghi incontaminati, un simbolo olfattivo di un Abruzzo autentico e sostenibile.
Ma il libro è anche un omaggio alla ricca tradizione culturale e letteraria della regione, che ha dato i natali a figure di spicco come Ignazio Silone, Gabriele D’Annunzio e, più di recente, a Pier Francesco Barandimarte, vincitore di un Premio Campiello e docente a un corso di scrittura della Scuola Holden a cui partecipai qualche anno fa. Questi autori, insieme a personalità come Ennio Flaiano e il poeta amato dai liceali all’a prova dell’esame di maturità, ovvero Ovidio da Sulmona, l’artefice dell’eterna trasformazione delle immagini e delle parole attraverso le figure retoriche della metafora e della similitudine, rappresentano un patrimonio letterario che l’autore intreccia sapientemente con la narrazione del paesaggio e della vita quotidiana abruzzese, offrendo al lettore una visione sfaccettata e coinvolgente dell’identità regionale.
Per chi desidera trasformare la lettura in esperienza diretta, l’Abruzzo offre una serie di borghi tra i più belli d’Italia, veri scrigni di storia, arte, natura e gastronomia. Santo Stefano di Sessanio, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è un borgo medievale che incanta con le sue strade di pietra calcarea e l’albergo diffuso, esempio virtuoso di recupero sostenibile. Pescocostanzo, immerso nel Parco Nazionale della Majella, è celebre per l’artigianato tradizionale come il merletto a tombolo e per il suo patrimonio artistico-religioso. Pacentro, con il suo imponente Castello Caldora, offre panorami spettacolari sulla Valle Peligna e rappresenta un punto di partenza perfetto per esplorare la Majella, montagna sacra d’Abruzzo. Castelli è la patria della ceramica artistica, con laboratori che mantengono vive antiche tradizioni artigianali. Infine, Atri con il suo centro storico ricco di monumenti e un laboratorio di profumeria innovativo, unisce arte, storia e natura in un’esperienza multisensoriale.
Questi borghi non sono solo bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma anche custodi di una cucina genuina e di vini pregiati. L’Abruzzo è famoso per prodotti come lo zafferano di Navelli, gli arrosticini di pecora, la ventricina e vini di qualità come il Montepulciano d’Abruzzo e il Cerasuolo, quest’ultimo prodotto anche nella zona di Ofena con metodi tradizionali e biologici. Le cantine storiche di Loreto Aprutino testimoniano una tradizione vinicola di altissimo livello, frutto di una cura artigianale e di un legame profondo con il territorio.
Inoltre, l’Abruzzo ha dato i natali a grandi personaggi non solo nel campo della letteratura, ma anche nelle arti e nella politica. Tra i pittori di rilievo ricordiamo Michele Cascella e Francesco Paolo Michetti, mentre in ambito politico spiccano figure come Remo Gaspari e Luciano D’Alfonso, che hanno contribuito allo sviluppo sociale ed economico della regione. Questa ricchezza umana e culturale arricchisce ulteriormente il valore di una regione che, pur mantenendo intatto il suo carattere autentico, si apre al mondo con un’offerta culturale e turistica di grande qualità.
In sintesi, “D’amore e d’Abruzzo” non è solo un libro, ma un invito a scoprire un Abruzzo ancora verde e autentico, dove la natura incontaminata convive con una tradizione letteraria e artistica di primo piano e con borghi incantevoli che offrono un’esperienza completa tra arte, storia, natura e gastronomia. Paride Vitale, con il suo stile ironico e appassionato, ci guida in un viaggio che è insieme un inno alla bellezza sostenibile e un omaggio agli scrittori, artisti e luoghi che hanno fatto grande questa terra, rendendo la lettura un preludio ideale a un viaggio emozionante e ricco di scoperte.
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Recensione elaborata con l’aiuto di Perplexity AI