Riscaldamento globale anche se viviamo in un’era glaciale? Il titolo può sembrare contraddittorio e provocatorio, ma la tematica del clima non deve essere vissuta come ultras del global warming o del negazionismo. Senza contare poi il subbio sull’intervento umano a incidere sull’argomento.

Ci sono molte variabili che vanno incastonate e messe in fila. Ed è quanto ha fatto Wolfgang Behringer con Storia culturale del clima: Dall’Era glaciale al Riscaldamento globale. Un saggio che prende in considerazione le variazioni climatiche dell’ultimo milione di anni sulla Terra e prova a spiegare i grandi sommovimenti della storia umana guardando proprio alle mutazioni del clima. I periodi siccitosi indebolirono l’impero egizio portando al primo disfacimento che avvenne quasi contemporaneamente anche in Medio Oriente. Come anche la caduta di Micene che allora dominava le isole greche. E, in tempi più antichi, la quasi sparizione dell’uomo in ben due circostanze. Poi la piccola era glaciale in periodo medievale e per metà dello scorso secolo. Tanto che negli anni ’60 gli scienziati preconizzavano un “global cooling”. I carotaggi in Antartide e sul fondo degli Oceani hanno infatti permesso di mappare le temperature medie del nostro pianeta a partire dall’origine.

I geologi indicano infatti cinque ere glaciali dall’inizio della Terra (spoiler: noi viviamo ancora nella quinta) e ricordano come nel 95% della sua storia non vi sia mai stato ghiaccio permanente. Quindi il periodo in cui viviamo e vediamo ghiacciai (oltre che ammassi di ghiaccio ai poli) sia l’eccezione.

Del resto proprio i cinque casi di estinzione di massa di chi popolava la Terra (non importa che fossero, batteri rettili, uomini) sono avvenuti proprio in concomitanza con le fasi di raffreddamento globale. Al tempo stesso è chiaro anche il rapporto tra aumento delle temperature e aumento della CO2, anche se non perfettamente parallele ma con difformità sia nell’ampiezza sia nella serie cronologica. Ma delle due, quale è la causa e quale invece l’effetto?

Behringer in questo splendido libro traccia la storia dell’uomo (e di chi lo ha preceduto sul pianeta) guardando alle modificazioni climatiche ed evidenziando come queste abbiano inciso in maniera incredibile sull’evoluzione del nostro pianeta. Variazioni dell’attività solare, della tettonica, del vulcanismo: tutti elementi in grado di condizionare l’ambiente terrestre e la vita. Perché una cosa è certa: il clima non è masi stato stabile per lunghi periodi sul nostro pianeta, ma periodi caldi e freddi si sono alteranti costantemente.

Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.