Questo articolo è tratto da una delle email quotidiane che invio ai clienti del report mensile “Ruota dei Mercati” (a proposito, è disponibile il numero di febbraio a questo link). Sebbene sia un contenuto a pagamento, credo che sia il caso di renderlo pubblico per l’attualità dell’argomento e la curiosità di tutti noi per ChatGPT e per i suoi meno conosciuti “cugini” Bard (Google) e Copilot (Microsoft).

Le AI conversazionali e il Copilot di Microsoft

Di recente ho partecipato a un corso della Fastweb Digital Academy (gratuita per tutti i clienti Fastweb, quindi approfittatene) tenuto da Gianluigi Bonanomi che mi ha aperto gli occhi su come funzionano le app di Intelligenza Artificiale generativa come ChatGPT, Bard, Perplexity o il tanto pubblicizzato Copilot di Microsoft. Sto facendo un bel po’ di prove ai fini di usarle per per farmi aiutare nel processo di selezione titoli, per trovare nuove idee di investimento, per fare riassunti di analisi fondamentale, ecc. E’ un work in progress, tra tentativi ed errori, risultati sorprendenti e “allucinazioni” dell’AI, che vi racconto in questo lungo articolo. 

Adesso sto testando Copilot di Microsoft che è basato su una versione di ChatGPT-4, quindi molto potente e veloce, ed è integrato gratis nel browser Edge di Windows e a pagamento anche nella suite Office 365 (al costo di 22 euro al mese) . Inoltre potete scaricarlo come app sullo smartphone, che è comodissimo ed ha sostituito nella mia vita il “vecchio” Google Assistant.

Usando un portatile Windows o un tablet lo trovate sul browser Edge cliccando il bottone in alto a destra che ha la forma di quello qui sotto. Vi si apre una schermata di dialogo e potete scegliere uno stile. Vi consiglio per le analisi il “Preciso”.

Fonte: Microsoft Edge

Sperimentate ma attenti alle “allucinazioni”

Vi esorto a fare esperimenti con questi sistemi stando però attenti che i risultati possono essere stupefacenti come possono essere inaccurati, sbagliati o addirittura inventati dalla macchina. Sì perché essendo un sistema “conversazionale” ChatGPT soffre di “allucinazioni” dal momento che vuole fare contento l’utente a ogni costo.

Se vi ricordate il 25 gennaio 2023 avevo pubblicato su questo sito l’articolo ChatGPT e l’AI Generativa. Tutto ok? dove dimostravo queste allucinazioni, semplicemente chiedendo alla macchina (allora ChatGPT era in versione 2.0) di fare la somma di 8+10 e poi contestavo il risultato facendo sbagliare l’AI.

8+10=19 – ChatGPt è stupida o solo accondiscendente?

Oggi, questi errori stupidi ChatGPT 3.5 e 4.0 non li fanno più e sono in grado di gestire tutte le provocazioni dell’utente. Ma resta il problema perché l’AI continua ad avere allucinazioni come vedremo anche nell’esempio qui sotto.

La notizia che ha scatenato la mia curiosità

Vi racconto cosa ho fatto. Sono partito dalla curiosa notizia sulla polemica social innescata dalla visita del ministro Salvini a un pastificio. Ha scatenato i social, le televisioni e i media in generale. Magari fosse questo il problema dell’Italia!

Fonte: Microsoft Edge con browser

Curiosamente, nello stesso giorno delle polemiche, con un tempismo che ha dell’incredibile Mediobanca ha pubblicato un interessante rapporto sullo stato di salute del settore della pasta in Italia. Chi mi segue su investireneimegatrend.it avrà già letto di altri rapporti settoriali. Di questa nuova analisi sulla pasta italiana scriverò nei prossimi giorni.

Come usare Copilot per trovare pastifici quotati in Borsa

Dopo avere letto il rapporto di Mediobanca mi è quindi venuta la curiosità di scoprire se ci sono pastifici italiani quotati in Borsa. Ho chiesto a Copilot di trovarmeli. Ecco la prima risposta.

Fonte: MS Copilot

Ops, risposta sbagliata! Perché il pastificio non è quotato, sebbene l’articolo (pubblicato nel 2017) da cui Copilot ha “copiato” dica il contrario, citando la “prossima” quotazione in Borsa Italiana dell’azienda che già nel 2016 era entrata a afre parte dell’ecosistema di aziende del programma ELITE della Borsa stessa.

Tutto dipende dal prompt corretto!

Ho segnalato l’errore a Microsoft (pollice verso e breve commento, che sarà stato letto da un’altra AI) e ho riformulato il testo della domanda. Infatti è molto importante sapere scrivere la domanda (il prompt, come dicono gli esperti) nel modo giusto, altrimenti la macchina è abbastanza stupida da non capire. Ed ecco il risultato.

Fonte: MS Copilot

Vedete che adesso esce una serie di aziende, di cui solo Longino & Cardenal produce pasta. KI Group è fallita e delistata (ma evidentemente l’AI non lo sa ancora), Orsero (che è molto interessante come azienda) importa frutta, Ilpra produce imballaggi per l’alimentare, Masi produce vino e tutti gli altri nomi producono bevande alcoliche non richieste nella domanda (e allora perché Copilot le mette in elenco?).

Proviamo con l’inglese…

Ho riformulato la domanda in inglese, perché sembra che Copilot funzioni meglio nella sua lingua “natìa”. Escono altre aziende tra cui grandi gruppi che producono anche pasta.

Fonte: MS Copilot

Dal testo alla tabella. Ci vuole un attimo!

A questo punto facciamo una magia con Copilot. Da questa lunga risposta testuale chiediamo di tirare fuori una tabella dei titoli quotati con prezzi, performance, ecc. in un formato utile per l’analisi. Incredibile vero? Gli ho detto “prendi la risposta sopra e fammi la tabella” e in pochi secondi eccola qui.

Fonte: Copilot

Facendo un controllo scopriamo che ci sono errori, o meglio “allucinazioni”. Infatti né De CeccoBarilla sono quotati in Borsa. E inoltre, Copilot partendo dal testo della risposta precedente che li conteneva e non trovando i dati di borsa nei siti di finanza si è inventato ticker e performance per non lasciare dei vuoti nella tabella! Più che intelligenza artificiale a me sembra una “furbetta artificiale”.

Come ultima cosa, mi mancano i link ai siti delle aziende. Quindi gli chiedo di aggiungere una colonna con il link cliccabile. Ed eccola qui. Anche nel caso di De Cecco e Barilla i link puntano correttamente ai siti aziendali.

Fonte: Copilot

Conclusioni

Questi sistemi di AI conversazionale sono dei bei giocattoli. Molto utili, versatili, li paragono a un coltellino svizzero. Praticamente hanno risorse infinite e stupefacenti. Possono realmente aiutare un investitore nel trovare nuove idee, nuovi mercati, nuove aziende. E soprattutto aiutano a ridurre drasticamente i tempi di ricerca e di compilazione di report e analisi. Però…

Ci sono molti però: primo, copiano brutalmente da Internet senza verificare la correttezza delle informazioni; secondo, non sono ancora a uno stadio di maturità tale da potersi fidare ciecamente delle risposte che tirano fuori dal cilindro magico; terzo, tutto quello che è gratis è meglio prenderlo con le dovute attenzioni. L’esempio qui sopra lo dimostra. Alla richiesta di trovare i pastifici, prima elenca azienda che non c’entrano nulla con il settore, poi nella tabella si inventa titoli quotati inesistenti. Se voi prendete e copiate (magari per un lavoro richiesto dal vostro capoufficio o per pubblicare un articolo su un blog aziendale o su un sito di news) rischiate di fare una figura da “peracottai”.

Quindi, se dovete usare queste AI per lavoro forse è meglio pensare di abbonarsi alle versioni a pagamento per sfruttare le funzionalità più potenti e sicure di queste macchine (costo 20 euro al mese sia ChatGPT sia Bard) sempre controllando bene la veridicità dei risultati e delle risposte ottenute.


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Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.