Acqua, crisi e opportunità? Tra meno di 10 anni la popolazione mondiale supererà la soglia dei 9 miliardi di persone e il fabbisogno di acqua dolce aumenterà del 40% rispetto a oggi. E si tenga conto che la quota di acqua dolce costituisce meno dell’1% delle riserve idriche globali. Un vero e proprio megatrend climatico e ambientale.

Le conseguenze potrebbero essere devastanti. “I rischi idrici influenzano le politiche economiche, limitano la crescita economica e andrebbero contemplati insieme ad altri rischi di mercato legati al clima” spiega Stephen Dover, Chief Market Strategist e Head del Franklin Templeton Investment Institute.

“Probabilmente, il previsto declino nella disponibilità di acqua dolce influenzerà la crescita del prodotto interno lordo, esporrà gli investitori di tutte le asset class a rischi ad ampio raggio e abbraccerà un ampio range di settori, da quelli più direttamente interconnessi, come l’agricoltura e le utility, ad altri con legami apparentemente meno visibili, ad esempio gli imballaggi e i semiconduttori”.

Il contraltare di (quasi) ogni problema è rappresentato però dalle occasioni in campo finanziario. Man mano che i governi e i comuni renderanno prioritaria la gestione del rischio idrico, sorgeranno opportunità di investimento infrastrutturale a livello globale.

“La via della seta marittima della Cina e la via della seta settentrionale della Russia espandono le loro infrastrutture idriche – prosegue Dover – Le proposte infrastrutturali bipartisan degli Stati Uniti includono investimenti nei sistemi fognari, nell’approvvigionamento idrico e nella sostituzione delle tubature in piombo.

Ma le opportunità derivano anche dall’identificazione di aziende in grado di fornire soluzioni per gestire la carenza idrica, la depurazione delle acque e l’efficienza idrica. L’acqua impatta sulle attività giornaliere delle società e sul loro modo di concepire i modelli di business”.

Franklin Templeton e K2 Advisors hanno prodotto lo scorso anno un paper interessante in cui analizzano in dettaglio gli impatti sul rischio idrico e sugli investimenti: “Water Disruption: Investment Risk From Multiple Angles” (qui). Inoltre, in “Muni Market View on the American Jobs Plan”, Jennifer Johnston, Director of Research di Franklin Templeton Municipal Bonds, spiega come il finanziamento delle infrastrutture potrebbe arrivare sul mercato delle obbligazioni municipali statunitensi.

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Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.