Si è conclusa la lunga maratona della COP27, la conferenza internazionale sul clima che quest’anno si è tenuta nella soleggiata Sharm-el-Sheikh in Egitto.

Molti hanno parlato di un risultato da “bicchiere mezzo pieno” (o mezzo vuoto, a seconda delle aspettative). Solo 30 Paesi hanno fatto dichiarazioni in merito alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, e non sono i Paesi più inquinanti. Si è però raggiunto un accordo di massima per la creazione di un fondo per il Loss and Damage finanziato dai Paesi ricchi e destinato a rifondare i danni del Climate Change ai Paesi emergenti, tra cui le tante nazioni africane in sofferenza.

E’ molto interessante guardare al materiale che è stato prodotto durante l’evento, che è disponibile in forma integrale e in lingua inglese e francese sulla sezione “Documents & Decisions” del sito ufficiale.

Sito di COP27

La quantità di documenti del database può spaventare, se non si ha un preciso criterio di ricerca (magari per tematica come tutto ciò che è stato discusso in merito all’utilizzo dell’idrogeno), ma è molto utile per capire quali sono le opportunità di investimento per il futuro nel megatrend climatico e ambientale.

Vi consiglio anche di prendervi un week-end per guardare su Youtube le varie conferenze in lingua inglese o francese. COP27 ha aperto un canale ricchissimo di contenuti che aspettano solo di essere scoperti e utilizzati.

Il canale Youtube di COP27

Ma ciò che mi ha veramente colpito al cuore è stato il discorso tenuto il 7 novembre da Antonio Guterres, attuale Segretario Generale dell’ONU alla cerimonia di apertura di COP27, che potete vedere sempre su Youtube a questo link o cliccando l’immagine qui sotto.

La frase a effetto che ha usato, penso che valga l’intero COP27 e ve la riporto qui, anticipando una delle slide che presenterò il 29 novembre a ITForum Milano (vi invito a registrarvi e a partecipare).

Riporto anche alcuni stralci del discorso di Antonio Guterres tradotto in italiano, che potete leggere in versione integrale in inglese, francese, spagnolo sul sito delle Nazioni Unite a questo link .

Presidente Al-Sisi, presidente della Cop 27 Sameh Shoukry, eccellenze, cari amici, tra pochi giorni la popolazione del nostro pianeta supererà una nuova soglia. Il membro numero 8 miliardi della nostra famiglia umana sarà nato. Questa pietra miliare mette nella giusta prospettiva il significato di questa conferenza sul clima. Come risponderemo quando il “Bambino 8 miliardi” sarà grande abbastanza da chiedere: «Cosa avete fatto per il nostro mondo – e per il nostro Pianeta – quando ne avevate la possibilità?». Eccellenze, questa conferenza delle Nazioni Unite sul clima ci ricorda che la risposta è nelle nostre mani. E il tempo stringe. Stiamo lottando per la nostra vita. E stiamo perdendo...”

“…Siamo su un’autostrada diretti verso l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore È il tema che contraddistingue la nostra epoca. È la sfida fondamentale del nostro secolo. È inaccettabile, vergognoso e autolesionista metterlo in secondo piano.

Infatti, molti dei conflitti attuali sono legati alla crescente crisi climatica. La guerra in Ucraina ha messo in luce i rischi profondi della nostra dipendenza dai combustibili fossili. Le crisi urgenti di oggi non possono essere una scusa per arretrare o per fare del greenwashing. Semmai, sono un motivo di maggiore urgenza, di azioni più incisive e di responsabilità effettiva.

“La scienza è chiara: qualsiasi speranza di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi significa azzerare le emissioni nette globali entro il 2050. Ma quell’obiettivo di 1,5 gradi è tenuto in vita artificialmente, e le macchine stanno suonando l’allarme. Ci stiamo pericolosamente avvicinando al punto di non ritorno. Per evitare questo destino funesto, tutti i Paesi del G20 devono accelerare la loro transizione ora, in questo decennio. I Paesi sviluppati devono prendere l’iniziativa. Ma anche le economie emergenti sono fondamentali per invertire la tendenza delle emissioni globali. L’anno scorso, a Glasgow, ho invocato la creazione di coalizioni di sostegno alle economie emergenti ad alte emissioni per accelerare la transizione dal carbone alle energie rinnovabili. Stiamo facendo progressi con le Just Energy Transition Partnerships, ma è necessario fare molto di più.

Eccellenze, allo stesso tempo, dobbiamo riconoscere una dura verità: non è possibile adattarsi a un numero crescente di eventi catastrofici che causano enormi sofferenze in tutto il mondo. Gli impatti mortali dei cambiamenti climatici sono già qui, ora. Il loss and damage non può più essere nascosto sotto al tappeto. È un imperativo morale… Molti sono stati colti alla sprovvista da impatti per i quali non avevano alcun preavviso o mezzo di preparazione. Per questo motivo chiedo venga implementato un sistema universale di allarme rapido entro cinque anni. Ed è per questo che chiedo a tutti i governi di tassare gli extra-profitti delle aziende produttrici di combustibili fossili…”

La lotta globale per il clima sarà vinta o persa in questo decennio cruciale – sotto la nostra responsabilità. Una cosa è certa: coloro che rinunciano sono certi di perdere. Quindi, lottiamo insieme. E vinciamo. Per gli otto miliardi di membri della nostra famiglia umana. E per le generazioni che verranno.

Antonio Guterres, Segretario ONU

Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.