Sul tema del nucleare le discussioni impazzano e gli stati si scherano pro o contro, ma nel frattempo da Vontobel lanciano uno Strategic Certificate sul nucleare.

Il tema è di sicuro controverso, anche tra quegli stati che negli ultimi decenni hanno utilizzato l’energia nucleare come fonte energetica. Una tematica che si rifà ai megatrend ambientali. “Gas e nucleare sono fonti energetiche utili alla transizione ecologica dell’Ue e possono avere, a determinate condizioni, l’etichetta Ue per gli investimenti verdi” ha spiegato la Commissione UE che ha varato il relativo atto delegato che ora andrà all’approvazione di Consiglio e Parlamento. Intanto la Germania conferma la sua contrarietà: il portavoce del cancelliere Olaf Scholz ha spiegato come “la posizione del governo tedesco, che è contrario a classificare l’energia nucleare eco-sostenibile, non è cambiata”.

Intanto però la scienza fa grandi passi avanti. È notizia di mercoledì 9 febbraio che il reattore sperimentale europeo Jet (Joint European Torus) ha generato energia pari a 59 megajoule a intervalli di 5 secondi, equivalente a 11 megawatt: il doppio di quella ottenuta 25 anni fa dalla stessa macchina.

“L’Europa si è posta obiettivi ambiziosi in termini di decarbonizzazione, tra cui quello di diventare il primo continente al mondo climaticamente neutrale entro il 2050: per raggiungere questo obiettivo, è necessario che numerosi investimenti siano rivolti allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla riduzione di CO2. In quest’ottica, il nucleare si potrebbe proporre come tecnologia di transizione” confermano da Vontobel che hanno ideato il Vontobel Nuclear Energy Index, che consente di avere esposizione diversificata al tema dell’energia nucleare. Lo Strategic Certificate ha Isin DE000VX58615.

L’indice è costituito dalle 25 aziende a maggiore capitalizzazione di mercato, appartenenti sia ai mercati emergenti sia ai mercati sviluppati, attive nell’estrazione dell’uranio e nel settore dell’energia nucleare. Se non si trov ano 25 società che rispettino i requisiti di selezione, verranno inserite aziende che offrono tecnologie e servizi legati al settore nucleare, escludendo sempre sia le aziende che producono armi nucleari sia quelle oggetto di sanzioni internazionali. Vengono considerati i ricavi generati nel settore dell‘energia nucleare e della produzione di uranio. La composizione dell’indice viene rivalutata ogni sei mesi, le 25 posizioni hanno lo stesso peso e i dividendi netti vengono reinvestiti.

“La tematica è di interesse per gli investitori, che con lo Strategic Certificate sul Vontobel Nuclear Energy Index hanno l’opportunità di investire in aziende operanti in un settore dal grande potenziale senza gli svantaggi legati a un investimento diretto nei singoli titoli” commenta Yun Bai, Head of Factor Investing Research presso Vontobel Asset Management.

Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.