E’ appena terminato il 2023 ed è tempo di classifiche e compendi. Ogni domenica abbiamo recensito libri (nuovi e non) letti nel corso dell’anno. Senza alcuna pretesa di dare voti e giudizi, abbiamo riepilogato qui sotto i 10 libri che ci sono sembrati più interessanti e di attualità. Scriveteci qui per indicare i vostri “top pick” in materia letteraria! Siamo sempre alla ricerca di nuove letture!

La globalizzazione non è morta, forse nemmeno in fin di vita, ma di sicuro sta cambiando profondamente rispetto a come l’abbiamo intesa negli ultimi decenni. A tracciare le linee di quello che potrebbe così essere il nuovo contesto dei prossimi decenni è Gianmarco Ottaviano con il suo “La riglobalizzazione: Dall’interdipendenza tra Paesi a nuove coalizioni economiche” (Egea, 122 pagine, 15,20 euro). “L’esito più probabile della trasformazione in corso non sarà però la deglobalizzazione, quanto una riglobalizzazione selettiva.

Nuovi venti di guerra soffiano nell’Oceano Pacifico alimentati anche da palloni-spia e oggetti volanti non identificati che vengono ormai abbattuti quasi quotidianamente. La “guerra” tra i due contendenti lo scettro di Potenza Globale è ancora in corso. Magari non ancora militarmente, ma su molti altri fronti, tra cui quello tecnologico. E’ questo l’argomento trattato dall’avvincente libro di Alessandro Aresu “Il dominio del XXI secolo” (Feltrinelli) con un sottotitolo che non lascia spazio all’immaginazione: la guerra invisibile sulla tecnologia tra Cina e Stati Uniti.

In questi tempi di grande incertezza economica dove a leggere i giornali non si capisce se la recessione arriva oppure no, conviene fare da soli dotandosi di un set di “strumenti” di analisi facili da usare. Scritto da Simon Constable e Robert Wright nel lontano 2011, “The Wall Street Journal. Guide to the 50 Economic Indicators that really matter“ è stato scritto da Simon Constable e Robert Wright nel lontano 2011. Tuttora attuale, utilissimo e pieno di soprese: indicatori poco conosciuti dal grande pubblico, ma con la proprietà di essere “leading indicator” della situazione economica in evoluzione.

L’autore è il famoso stratega geopolitico indiano Parag Khanna, di cui abbiamo già recensito uno dei suoi best-seller (che io considero il suo capolavoro), quel “Connectography“, scritto nel 2016 e pubblicato in italiano da Fazi Editore. il titolo ci può fornire degli indizi: “Il movimento del mondo. Le forze che ci stanno sradicando e plasmeranno il destino dell’umanità” ci racconta come, secondo l’autore, una serie incredibile di disgrazie (che lui chiama potenti forze globali) o meglio una serie di megatrend obbligheranno miliardi esseri umani a migrare nei prossimi trent’anni.

La cosa interessante di questo libro è di essere scritto da un autore africano, cosa rara tra i libri che troviamo oggi in libreria, quasi tutti scritti da autori occidentali. L’Africa è una delle regioni del Pianeta che più sta soffrendo il cambiamento climatico, la desertificazione, la crisi idrica. Vanessa Nakate – nata a Kampala in Uganda, se nel 2019 ha voluto lanciare nel suo Paese il movimento Fridays for Future con uno sciopero solitario – ha scritto così il meraviglioso “Aprite gli occhi: la mia lotta per dare voce alla crisi climatica“, tradotto e pubblicato in Italia da Feltrinelli ed è diventata un’icona della lotta al cambiamento climatico.

Questo Atlante Geopolitico del Mediterraneo è giunto alla sua nona edizione, curato da due autori che hanno esperienza da vendere e grande capacità di fotografare cosa sta accadendo nel nostro piccolo ma non tranquillo Mar Mediterraneo e sulle sue sponde. L’Italia è una piattaforma dentro il Mediterraneo, quindi al centro di tutti i traffici e gli eventi che vi avvengono. Volenti o nolenti. Lo è stata storicamente, lo è oggi con le crisi geopolitiche ed energetiche in corso e lo sarà anche in futuro con lo sviluppo dell’Africa. Basti solo pensare a cosa c’è “sotto” al Mediterraneo in termini di oleodotti, gasdotti, elettrodotti e cavi Internet!

La posizione presa dall’autore con questo libro è decisamente scomoda. E ha fatto fare salti sulla sedia a più di un ambientalista puro. Eppure è un testo che vale la pena leggere, anche se è di qualche anno fa. Si intitola “Elogio del petrolio” (Feltrinelli, 300 pagg.) e l’autore è Massimo Nicolazzi. Autore di vari libri incentrati su petrolio e combustibili fossili, ha oltre 35 anni di esperienza in Eni e Lukoil, è stato presidente di Centrex e ora è senior advisor di ISPI. Il tema dell’abbandono del petrolio è all’ordine del giorno da parecchi anni e la cosiddetta transizione verde ne è lo strumento principale, ma sarà una scelta costosa, tutt’altro che indolore e probabilmente un salto nel buio.

Il libro “Ricco chi legge” è stato ideato, scritto e stampato da Roberta Rossi e Salvatore Gaziano, fondatori di SoldiExpert SCF.. Oltre a divertirci con la lettura di 365 frasi memorabili sui temi della finanza, dell’economia e della vita in generale, fa del bene anche agli altri più bisognosi, perché gli autori donano tutto il ricavato della vendita all’associazione WishGate Onlus che aiuta i più poveri con vari progetti di sviluppo.

Russia e Stati Uniti stanno già indossando i guantoni e si preparano ad affrontarsi anche nell’estremo nord del mondo. Di tutto questo e delle prossime mosse delle tre super potenze nei mari dell’Artico ci parla Marzio Mian in Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale (Neri Pozza, 304 pagg., 18,05 euro). Mian è un esperto di Artico: ha fondato con altri giornalisti internazionali la società non profit The Arctic Times Project, che documenta le conseguenze del cambiamento climatico nella regione artica. Ma perché l’Artico? Cosa avviene in quei posti desolati coperti di ghiacci e nevi perenni? Si inizia a lucidare se non le spade di sicuro i missili, mentre sembra sempre più remota l’invocazione dell’ex presidente russo Gorbaciov che disse “Facciamo del Polo un polo di pace”.

Le criptovalute erano nate nel 2008 come monete “anti-sistema”, ma ora sono proprio le banche centrali a valutare lo sbarco in questo segmento valutario. Un tema in cui sono coinvolte le principali banche, dalla Fed alla Bce alla PBoC. La tecnologia dovrà sovrintendere la digitalizzazione, le transazioni, la sicurezza. Tutti temi complessi ma comunque avvincenti e importanti. Ne parla un grande esperto del settore: Emilio Barucci, che al Politecnico di Milano è professore ordinario di Finanza matematica, direttore del QFinLab, del Master in Finanza Quantitativa e del Master Fintech GSOM-Politecnico di Milano. Il libro è “Euro digitale. Una sfida da vincere nell’interesse di tutti” (Egea, 2023 – pp. 160 – euro 18,00).


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Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.