La società di analisi economiche IHS Markit ha rilasciato il suo “Global Trade Outlook 2022” che apre uno spiraglio positivo per l’economia globale, fermo restando il rischio derivante dalla pandemia, difficilmente quantificabile a priori. In questo articolo riportiamo in sintesi quanto emerge dall’analisi.

Le conclusioni dell’Outlook

IHS Markit prevede che il valore del commercio globale salirà a a 21.038 miliardi di dollari nel 2022 pari al +4,3% rispetto al 2021. Un buon aumento, ma sempre inferiore a quello del 2021 sul 2020 pari al 12,6%. La previsione del volume del commercio globale di merci sarà di 15,8 miliardi di tonnellate nel 2022, pari al +4,4% rispetto all’anno prima.

Il problema resta il Covid-19 e più precisamente la variante Omicron che può influenzare negativamente l’attività economica nel 1° trimestre 2022 secondo gli analisti. A cui va aggiunto che è molto probabile una prosecuzione delle perturbazioni della catena di approvvigionamento almeno per il primo semestre dell’anno in corso.

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Il Covid-19 gioca ancora contro l’economia globale

Il report ha un’ampia parte dedicata all’analisi della pandemia e al suo impatto sull’economia e i traffici commerciali. la cosa interessante che emerge è che L’impatto di COVID-19 sull’economia mondiale ha superato le precedenti epidemie di SARS o MERS. E per IHS Markit assomiglia più all’effetto della famigerata influenza spagnola del 1918-20.

La cosa positiva è che in termini di durata della pandemia, possiamo aspettarci che duri fino a 3 anni. E quindi potrebbe trasformarsi nel 2022 da pandemica a endemica, come peraltro ho indicato anche nel mio Outlook Previsionale 2022.

Un’altra cosa di cui tenere conto, è il fatto che l’Outlook di IHS Markit riporta la notizia che i vaccini vettoriali come il russo Sputnik o il cinese Sinopharm e il CoronaVac di Sinovac forniscono una protezione limitata contro Omicron rispetto ai vaccini mRNA come Pfizer o Moderna. Questo potrebbe portare i paesi che hanno basato la loro reazione a COVID-19 sui vaccini vettoriali sotto pressioni più significative (in particolare la Cina e la Russia) nel primo trimestre 2022.

Questo dato si riallaccia a una slide che avevo già fatto vedere ai miei clienti nel 2021 che spiega il cosiddetto “Supply Chain Contagion“, ovvero la possibilità che una delle tre supply chain del mondo venga messa temporaneamente “fuori combattimento” da una nuova ondata pandemica con effetto nefasto su prezzi e approvvigionamento di materie e beni. Ma con effetti positivi sulle altre Supply Chain che restando aperte vedranno un aumento di ordinativi.

IL modello del Supply Chain Contagion – Fonte: Outlook Previsionale 2022 su dati Deloitte

La fiammata dell’energia è un danno per il trasporto globale

Come è prevedibile, il rialzo folle dei prezzi dell’energia nel 2021 che ha raggiunto i livelli di prezzo più alti degli ultimi sette anni, hanno aumentato i costi di trasporto complessivi, che restano alti monostante la diminuzione dei prezzi del gas naturale a dicembre.

L’aumento dei costi può esercitare una pressione negativa sul commercio globale, aggravando ulteriormente le interruzioni nelle catene globali del valore.

Secondo IHS Markit è improbabile che i prezzi del gas naturale diminuiscano ulteriormente nella stagione invernale e il problema è particolarmente visibile in Europa, con tensioni geopolitiche con la Russia che giocano un ruolo cruciale. Sempre che non si arriva a un confronto sull’Ucraina, che sarebbe probabilmente disastroso per la fornitura di gas dell’Europa!

L’Outlook mostra le statistiche dei noli dei beni dalla Cina verso varie destinazioni del globo (prezzo medio in USD/TEU) che riporto qui sotto. Come vedete, i costi maggiori (e gli incrementi maggiori) sono per i noli verso l’Europa e il Mediterraneo.

Fonte: IHS Markit

L’aumento dei costi di trasporto dei container è in parte legato all’aumento dei prezzi del carburante, ma è anche dovuto a problemi di fornitura di container, alla continua e significativa congestione di molti porti, in particolare in Cina, alle restrizioni a causa della COVID-19 e alla crescente domanda globale nella fase di recupero dalla pandemia con il passaggio al consumo di beni manufatti dai servizi.

Questo è solo un piccolo estratto del Global Trade Outlook 2022 che potete leggere cliccando sul link o sull’immagine qui sotto. Una lettura che vale la pena di fare per le tante informazioni che fornisce anche a noi investitori.

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Foto di copertina: Foto di David Dibert da Pexels

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Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.