Piscicoltura sostenibile è il futuro del settore dell’acquacoltura e la nuova frontiera della piscicoltura biologica.

Tornano le chiacchierate che vedono protagonista la Reho mare srl che opera sul mercato col marchio InMare.

Cos’è la piscicoltura sostenibile?

La piscicoltura è sostenibile quando è riconoscente rispetto all’ambiente esterno. Il termine riconoscente non è casuale, deve essere riconoscente rispetto ai 3 parametri di un rating ESG, ovvero:

  • Enviromental (ambientali) – rispetto del mare e del territorio che li ospita,
  • Social (sociali) – rispetto dei diritti dei lavoratori, delle persone che popolano il territorio che li ospita e, più in generale, della salubrità del prodotto per le persone che lo mangeranno,
  • Governance (governo) – l’organizzazione che ha dato vita all’attività deve essere quanto più longeva possibile, per questo necessita del rispetto di canoni e programmi che la rendano quanto più stabile possibile.

Acquacoltura sostenibile e biologica

Per raggiungere il traguardo di acquacoltura o piscicoltura biologica è stato, per la Reho mare, necessario alzare il livello di attenzione per la salute dei pesci e, quindi, dei consumatori.

Le gabbie di InMare sono poste a larghe distanze, così da assicurare un riciclo continuo delle acque, di buona qualità e ben ossigenate.

Le gabbie sono in polipropilene, materiali in qualunque momento completamente riutilizzabile e riciclabile, quindi rispondente anche alle esigenze di vita dei pesci.

Nell’allevamento di piscicoltura sostenibile Reho non si usano antibiotici, sostanze chimiche e/o ormoni il miglioramento della salute dei pesci.

E’ evidente che un grande vantaggio è l’allevamento nello splendido mare del Salento, il quale arricchisce di nutrienti naturali il futuro pescato.

La Reho mare si fregia della certificazione ICEA, raggiunta nel dicembre del 2011, dopo un rigido protocollo di analisi dell’ambiente, dell’alimentazione del pesce con prodotti biologici e della sua lavorazione.

Bisogna avere molto più rispetto per il mare e gli oceani, ne abbiamo parlato in https://www.investireneimegatrend.it/gli-oceani-sono-in-pericolo/.

Quali sono le metodologie di allevamento in acquacoltura o piscicoltura sostenibile e biologica?

Le metodologie devono essere rispettose dei pesci e dell’ambiente circostante, è necessario quindi evitare di costruire sulla costa importanti attività in cemento armato. La Reho mare si è inventato un sistema a mò di puzzle così da essere quanto meno invasiva possibile.

Utilizzare materiali riciclabili in mare aperto così da non rilasciare sostanze tossiche né per i pesci, né per il mare stesso.

Allevare i pesci con sostanze biologiche, perché il loro cibo diventa cibo di qualità anche per le persone.

Grandi spazi così da favorire il riciclo naturale delle acque.

Di Pasquale Stefanizzi

E’ PhD in materie economico finanziarie (Banca e Finanza) presso l’Università di Roma Tor Vergata, già assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento. Nel 2015 ha terminato con profitto il master in “Digital marketing” di Ninja Accademy. E’ consulente d’impresa e docente in numerosi corsi di formazione. Ha sviluppato un particolare interesse per le attività di accompagnamento delle imprese nei rapporti con le banche. E’ autore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.