Il settore più colpito dalla pandemia è anche quello che ha poi reagito bene alle riaperture post Covid. E prosegue il proprio trend al rialzo. A delinearne le prospettive è Ben Laidler, Global markets strategist di eToro.

L’industria globale del viaggio e del turismo rappresenta circa l’8% dell’economia globale, mentre il turismo contribuisce per oltre il 50% al PIL di piccole economie, come Maldive e Macao, e per circa il 15% in paesi come Grecia, Portogallo e Messico. In questo contesto, è positivo vedere come, con le vacanze estive (quasi) alle porte, i titoli del settore turismo e viaggi stiano già prendendo il volo.

Le aziende legate al turismo stanno infatti cavalcando una “nuova normalità”. Il settore dei viaggi ha registrato tre anni consecutivi di ripresa con tassi di crescita superiori al 20%, che hanno riportato i volumi ai livelli pre-pandemia, ma che non sono abbastanza per stare al passo con la domanda di un’economia globale che nel frattempo è destinata a crescere del 25% rispetto alla fine del 2019.

Anche il traffico aereo ha recuperato, con una crescita del 37% l’anno scorso, trainata principalmente dalle rotte internazionali. Nel mentre, tuttavia, una capacità produttiva limitata mantiene alto il potere di determinazione dei prezzi delle società. Questo a causa degli accumuli nei libri ordini di Boeing e RTX, nonché degli alti tassi di interesse che limitano la costruzione di nuovi hotel. A ciò si aggiungono le crescenti restrizioni che intaccano l’offerta di affitti a breve termine.

Nel frattempo, il settore delle crociere ha registrato un aumento del 50% nel numero dei passeggeri, superando leggermente i livelli pre-Covid, ma la crescita della capacità delle navi, del 5%, resta indietro rispetto ai livelli prima del Covid.

Per seguire questi trend, eToro ha messo a punto due panieri equiponderati, composti da 15 titoli di prominenti società attive nel comparto turistico. Si tratta del Global BEACH, incentrato su operatori globali il cui business si concentra soprattutto negli Stati Uniti, e dello European BEACH, che comprende società con un focus sull’Europa, da Amadeus IT Group (azienda multinazionale la cui tecnologia viene applicata in vari ambiti del settore turistico) ad Accor SA (uno dei principali gruppi alberghieri francese a livello mondiale).

L’acronimo BEACH sta per titoli relativi a: Booking sites  (Booking, Expedia, Airbnb), Entertainment (Disney, Live Nation Entertainment, Las Vegas Sands), Airlines (Delta Air Lines, Ryanair, American Airlines Group), Cruise Lines (Carnival Corporation & plc, Royal Caribbean, Norwegian Cruise Line Holdings), e Hotels (Marriott International, Inc., Hilton Worldwide, InterContinental Hotels Group).

Entrambi i panieri, composti da aziende operative nell’ambito di siti di prenotazioni, intrattenimento, compagnie aeree e hotel, stanno battendo perfino i titoli delle big tech. Il guadagno del 46% del paniere Global BEACH, nell’ultimo anno, è doppio rispetto a quello dell’azionario globale e supera, persino, il volatile NASDAQ-100. Il corrispettivo europeo non è da meno: a guidare i recenti guadagni sono soprattutto le compagnie aeree, gli hotel e il titolo Disney, mentre i siti di prenotazione sono rimasti indietro.