Quando si parla di mobilità elettrica, cioè di veicoli elettrici, il pensiero corre subito a Tesla. Che di recente ha tenuto il suo Battery Day. Ma che tuttavia, ai prezzi correnti, appare ormai più una vera e propria scommessa, piuttosto che un investimento value. Ma ci sono altri titoli a multipli contenuti interessanti.

Il settore infatti non avrà un unico vincitore (Tesla appunto), non succede quasi mai in economia a parte qualche caso sporadico. Quindi vale la pena concentrarsi su altri titoli che potrebbero beneficiare del nuovo clima verso questo settore.

Non c’è solo Tesla a produrre auto

“Il passaggio ai veicoli elettrici potrebbe migliorare il modello di business degli OEM (i produttori di componentistica) per quelle imprese che faranno gli investimenti maggiori e che cresceranno con l’impennata della domanda di veicoli elettrici”. Lo spiega Sam Peters, Portfolio Manager di ClearBridge Investments: “Attualmente, se si volessero nominare tre società che potranno dominare il settore elettrico, sicuramente Tesla sarebbe inclusa, ma si dovrebbero menzionare anche Volkswagen e General Motors”.

Vw e Gm: multipli contenuti

I multipli azionari, del resto, sono chiari. “Tesla gode di proprietà intellettuali di altissimo valore e di una solida leadership in ambito software, ma ha un rapporto prezzo-utili (P/E) a 162. Lecito pensate che molte delle opzioni sono già state scontate. Invece, ci sono altri titoli a multipli contenuti interessanti. Volkswagen e GM, che spendono da miliardi di dollari e che puntano ad avvicinarsi a Tesla nel comparto software, hanno un P/E pari a 8. Nelle azioni di entrambe si cela non solo potenziale in caso di ripresa ciclica, ma anche opzioni a basso costo qualora avessero un qualche successo nel mercato dei veicoli elettrici. Inoltre, il business degli OEM sui veicoli elettrici potrebbe trasformarsi in un modello di licenza della proprietà intellettuale. Con un notevole potenziale sul lungo periodo”.

Semiconduttori, potenziale ciclico

Ma accanto ai produttori di auto vi sono altri settori impattati da questo trend. un esempio è quello dei semiconduttori. “Ci sono imprese nel campo dei semiconduttori che potranno avere un ruolo fondamentale nel mercato dei veicoli elettrici, come ON Semiconductor e NXP Semiconductor, che scambiano entrambe a valutazioni molto basse” continua Peters. “Tutto ciò offre potenziale ciclico dovuto alla normalizzazione della domanda di auto dopo la crisi da coronavirus, ma anche opportunità di lungo periodo legate al settore elettrico”.

Investire nelle reti elettriche

Un terzo modo per investire sul settore potrebbe essere quello di esporsi alla crescente domanda di elettricità che impatterà sulle reti elettriche: avvantaggerà le società elettriche e aumenterà la domanda di gas naturale. “AES ha ridotto le emissioni di anidride carbonica ricorrendo a energie rinnovabili, e si sta espandendo nel settore dell’immagazzinamento energetico per far fronte ai problemi di interruzione delle fonti rinnovabili” aggiunge il manager di ClearBridge. “Oppure Vistra da cui ci aspettiamo una rinuncia definitiva al carbone. Attirerà grandi flussi di liquidità in entrata dalla produzione di gas naturale per preparare in futuro un business fondato su una fonte di energia alternativa”.

Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.