Introduzione

Questo articolo è tratto da una delle email quotidiane che invio ai clienti del report mensile “Ruota dei Mercati” nell’ambito del servizio di analisi tecnica “Liberi Pensieri di Trading” che sto testando con loro prima di aprirlo da febbraio in abbonamento a tutti. Sebbene sia un contenuto a pagamento, credo che sia il caso di renderlo pubblico per l’attualità dell’argomento.

Permettetemi di parlare dell’euforia degli investitori per l’AI e il tecnologico, perché la giornata di mercoledì 24 gennaio, ha visto i mercati azionari americani ed europei in fortissimo rally rialzista.

Sono bastate le trimestrali di alcune grandi società il giorno prima della Press Conference della BCE per “scatenare l’inferno” sull’Europa con ondate di acquisti soprattutto sui titoli tecnologici europei come ASML, SAP che sono letteralmente volati. Ai mercati europei si è poi unita l’altra sponda dell’Atlantico con il solito NVDA a cui si è accodata Netflix e altri tech.

La bolla delle Dot-Com e il Nasdaq nel 2000

Premesso che questo movimento mi ha letteralmente colto di sorpresa, e come me tanti professionisti che conosco. Sono rimasto spiazzato, ma devo anche confessare che mi ricorda sempre più il movimento finale della bolla delle Dot-com di 25 anni fa. Qui il grafico tratto dal mio libro “La Ruota dei mercati finanziari”. Siamo chiaramente nella Mania Phase, e probabilmente nella sua parte finale.

Fonte: Forni, Malandra, “La Ruota dei Mercati Finanziari”, Hoepli – capitolo primo

Il ruolo dei media nel gonfiare la bolla

In quel periodo leggevo sempre più titoli di giornali di questo tenore ed eravamo nei pressi del massimo del Nasdaq. Immagine tratta dal sito SentimentCharts (non più online).

Fonte: SentimentCharts.com

Questo succede perché quando un argomento diventa di moda tutti ne parlano. E più tutti ne parlano più si gonfia la bolla speculativa. Un’altra evidenza ce l’aveva fornita un’indagine della BBC inglese sui titoli di giornale in Gran Bretagna sul tema di Internet. Nel febbraio del 1999 solo 6 articoli avevano il termine “dot.com” nel testo, mentre a febbraio 2000 erano ben 427. E all’epoca non esistevano ancora i social media e gli influencer!

Fonte: BBC

Guardiamo la forza dei titoli dell’SP500

Questo a cui stiamo assistendo sembra il movimento finale di tutto il rally partito a fine ottobre 2023. Alcuni titoli singoli mostrano già segni di cedimento, mentre gli indici continueranno a salire per abbrivio fino a quando la forza di gravità sarà difficile da sconfiggere. Allora, se apparentemente tutto sale, perché sul S&P500 vediamo che i titoli sopra le medie mobili stanno iniziando a diminuire? Questo è un grafico da seguire ogni settimana!

Fonte: elaborazione dell’autore con TradingView

Guardiamo qualche titolo tecnologico

L’euforia sui grafici la vediamo dalla forma delle candele e da come queste si formano. alcuni esempi di chiusure di ieri sera. Iniziamo da SAP AG, titolo tedesco del software. Notate i tanti gap up da inizio anno, e la candela di mercoledì, con un gap pazzesco e un volume di tre volte la media. E se guardiamo la trimestrale non è andata poi così bene visto che gli utili sono del 11% sotto la stima.

Fonte: elaborazione dell’autore con TradingView

Adesso guardiamo ASML, titolo olandese dei semiconduttori. Stessa storia. Qui vediamo una serie di gap up da metà gennaio sempre più ampi tra una candela e l’altra e poi il gigantesco gap di mercoledì.

Fonte: elaborazione dell’autore con TradingView

E infine, Netflix, che ha conquistato 13 milioni di nuovi utenti e viene festeggiato dal mercato. Boom!

Fonte: elaborazione dell’autore con TradingView

Perché le materie prime tornano interessanti?

Mentre la pazzia delle folle investe in questi titoli a qualsiasi prezzo, c’è un fenomeno che sta succedendo sul mercato delle commodity. Stanno tutte sviluppando segnali rialzisti. Perché? Potrebbe essere dovuto alla loro proprietà di “beni difensivi” in generale? In ogni caso , la liquidità torna su questi asset. Ne parleremo più in dettaglio nel prossimo report mensile intermarket “Ruota dei Mercati” che pubblicherò a inizio febbraio.

Fonte: Finviz.com

Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.