Legal & General Investment Management (LGIM) ha lanciato L&G Energy Transition Commodities ETF (Isin: IE000BLN64M9 – Ticker: ENTR). Si tratta di un prodotto che offre esposizione verso tre grandi macroaree della transizione energetica attraverso future su commodity, al fine di sfruttare il potenziale di crescita racchiuso nel prossimo capitolo della storia dell’energia globale.

L’ETF, che è il primo della sua categoria ad essere lanciato, permette di investire in un paniere liquido e diversificato di commodity legate alla transizione energetica, a loro volta suddivise in tre gruppi che presentano dinamiche favorevoli sul lato della domanda:

Transition metal, ovvero quei metalli necessari per produrre, conservare e distribuire l’energia pulita.

Fonti energetiche di transizione a basse emissioni di carbonio, come il gas naturale e l’etanolo, che aiutano a superare i picchi di domanda e la sfida dei settori in cui le emissioni sono più difficili da abbattere.

Carbon pricing, ovvero quelle attività che mirano a imporre un costo sull’inquinamento, accrescendo le spese per chi emette Co2 e, quindi, sostendo il passaggio a modelli di business sostenibili.

L’ETF offre agli investitori opportunità di diversificazione e di hedging, in quanto è costituito per oltre il 50% da componenti che solitamente non si trovano in un portafoglio di commodity; tanto che molte di queste sono state messe a disposizione degli investitori UCITS per la prima volta proprio grazie a questo prodotto. In particolare, l’ETF permette di esporsi a 18 commodity in modo liquido e diversificato, compresa un’allocazione nel mercato delle emissioni di Co2.

“Esattamente come la rivoluzione industriale, la transizione energetica è una storia di commodity, ma i protagonisti sono diversi – ha detto Aanand Venkatramanan, Head of ETFs per l’area EMEA di LGIM – Rispetto al mix energetico odierno, riteniamo che questa si basi su nuovi input, che a nostro avviso sono sottorappresentati negli attuali portafogli di materie prime. Questo è il motivo per cui abbiamo costruito l’ETF attorno ai metalli e alle fonti energetiche di transizione e alla definizione di un prezzo dell’anidride carbonica; così da intercettare la fase successiva della storia, con la sua domanda e le sue opportunità”.