Giovedì 24 giugno la casa di investimento M&G Investments ha annunciato che i fondi azionari della sua gamma Select si allineano agli Accordi di Parigi e diventano art. 9 secondo la recente Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), integrando alcuni criteri aggiuntivi al processo di investimento.

In questo articolo vediamo perché conoscere queste novità è molto importante per tutti gli investitori “consapevoli” e attenti ai princìpi ESG, che dovranno quindi inserire anche questi nuovi criteri di selezione nel processo decisionale di investimento e nella costruzione dei loro portafogli di lungo termine.

Il Green Deal Europeo

Un po’ di storia ci aiuterà a capire di cosa parliamo. L’Unione Europea nell’ottobre 2014 ha adottato il Quadro 2030 per il clima e l’energia che delinea cinque assi fondamentali della strategia e contiene obbiettivi vincolanti da raggiungere nel periodo 2021-2030.

Gli Stati membri hanno poi elaborato strategie nazionali come il PNIEC, che rivede al rialzo gli ambiziosi obbiettivi europei, come si può leggere nel “Piano nazionale per l’energia e il clima”, sul sito del MiSE.

L’Unione Europea si è anche impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e il Consiglio Europeo nel 2019 ha esortato gli Stati Membri a compiere sforzi nell’ambito del Green Deal per essere allineati agli impegni presi nel quadro del famoso accordo di Parigi.

Le mosse di M&G Investments per la sostenibilità

Far evolvere le strategie di investimento per conseguire risultati più sostenibili è un elemento chiave del programma di sostenibilità in 10 punti di M&G che è dettagliato in questo report e costituisce un ulteriore passo avanti verso il traguardo dell’azzeramento delle emissioni nette di carbonio sulla totalità del portafoglio di investimento entro il 2050. Il piano si sviluppa secondo queste azioni:

  • Sviluppare un percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050
  • Integrare i fattori ESG negli investimenti e rafforzare l’engagement attivo con le società investite
  • Ampliare la gamma di fondi a marchio ‘Planet+’
  • Stabilire standard in materia di politiche di sostenibilità e ESG
  • Stabilire standard in materia di divulgazione di informazioni e misurazione
  • Favorire la comprensione da parte dei clienti e dei loro consulenti circa le opportunità, i rischi e i risultati dell’investimento sostenibile
  • Guidare l’azione collettiva per realizzare il cambiamento
  • Facilitare il percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2030 e dare il buon esempio nelle prassi di sostenibilità aziendale
  • Essere diversi e inclusivi, sia a livello aziendale che in qualità di investitori
  • Allineare le persone di M&G sull’ambizione della società in materia di sviluppo sostenibile

Come cambierà il processo di investimento dei fondi

Per sancire il cambiamento, che entrerà in vigore il 30 luglio 2021, i due fondi saranno rinominati rispettivamente M&G (Lux) Global Sustain Paris Aligned e M&G (Lux) Pan European Sustain Paris Aligned.

I fondi integreranno alcuni criteri aggiuntivi al processo di investimento per allinearsi agli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. In particolare, i titoli dovranno presentare le seguenti caratteristiche per essere considerati idonei:

  • Società “low carbon”, la cui intensità di carbonio media ponderata è inferiore al 50% di quella dell’indice di riferimento di ogni fondo;
  • Società coinvolte nella riduzione delle emissioni di carbonio che si impegnano a mettere in atto obiettivi di decarbonizzazione ‘Science Based Targets’ (SBTi), per raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050.

Grazie all’introduzione di questo nuovo approccio focalizzato sul clima, l’intensità media ponderata complessiva di carbonio dei portafogli sarà generalmente oltre il 50% inferiore rispetto a quella media dell’indice di riferimento.

Il gestore prevede che oltre il 90% delle aziende nei portafogli abbia messo in atto obiettivi di decarbonizzazioneScience Based Targets’ entro il 2025. 

I fattori legati al clima, come l’impegno delle aziende nella riduzione delle emissioni di CO2 e l’obiettivo del net zero avranno un loro ruolo nella selezione dei titoli.

Perché questa scelta da parte del gestore?

John William Olsen, gestore del fondo, commenta: “Il climate change rappresenta senza dubbio la più grande sfida del nostro tempo: realizzare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima è cruciale. I cambiamenti che annunciamo oggi vanno in questa direzione e sanciscono un coinvolgimento ancora più intenso con le società nelle quali investiamo. In quanto gestori attivi, l’engagement è una caratteristica chiave della nostra filosofia di investimento, un’attività fondamentale per ottenere un reale cambiamento positivo.”

Crediti foto di copertina: Foto di Thorsten technoman da Pexels