Secondo HolonIQ, principale piattaforma di impact intelligence, il mercato dell’istruzione globale è destinato a crescere e arrivare a quota 10.000 miliardi di dollari entro il 2030. Il settore dell’education technology è accessibile, da Borsa Italiana, attraverso due strumenti, l’Etf di Rize Etf e un fondo di Cpr Invest.

“In parte, saranno i Paesi in via di sviluppo a necessitare di formazione, ma anche le economie più sviluppate (Italia compresa) faranno ricorso alla Professional Education allo scopo di comprendere e adottare le nuove tecnologie di trasformazione. Si calcola che il solo mercato della formazione virtuale subirà un impatto estremamente positivo, raggiungendo i 400 miliardi di dollari entro il prossimo decennio”. La stima è di Altea Federation, gruppo di Software e Servizi IT tra i primi 30 in Italia, guidato da Andrea Ruscica.

Altea ha fatto infatti il proprio ingresso nel capitale di MELIUSform, innovativa Boutique Business School diretta da Marco Astolfi, con una quota di minoranza che nel tempo potrà essere incrementata esercitando opzioni di call e put.

“Nel nostro Paese, più di altri, si riscontra una cronica carenza di competenze nelle aziende, che spesso subiscono (e non governano) l’accelerazione dei cambiamenti in atto. Il connubio Altea Federation-MELIUSform vuole proprio ridurre il gap formativo, grazie a un nuovo modo di fare education proiettato al futuro” ha detto Marco Astolfi, Officer Strategy & Development di MELIUSform.

Sul lato borsistico, dopo la sbornia di webinar del 2020/21 causata della pandemia, si è assistito a un generale reflusso verso le attività online e di questo ne hanno subito le conseguenze tutte le società di ed-tech che, complice anche l’aumento dei tassi di interesse che ha pesato sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri, hanno visto crollare le proprie valutazioni di mercato.

Ora però sembra che il minimo sia stato toccato (o comunque sia vicino) e il tema dell’ed-tech sta tornando di attualità e di interesse.