In questi tempi di grande incertezza economica dove a leggere i giornali non si capisce se la recessione arriva oppure no, conviene fare da soli dotandosi di un set di “strumenti” di analisi facili da usare. Pertanto, ho tirato fuori dalla mia biblioteca personale un libretto che propone 50 indicatori economici pronti all’uso, che giaceva impolverato da tanti anni in attesa del momento buono per essere riletto.

Oggi vi parlo della “The Wall Street Journal. Guide to the 50 Economic Indicators that really matter“, scritto da Simon Constable e Robert Wright nel lontano 2011. Tuttora attuale, utilissimo e pieno di soprese, visto che i due autori ci propongono indicatori poco conosciuti dal grande pubblico, ma che hanno la proprietà di essere “leading indicator” della situazione economica in evoluzione.

Il libro è disponibile solo in inglese ma è facile da leggere ed è suddiviso in sezioni di rapida consultazione. Premetto che è scritto da due giornalisti americani ed è focalizzato sull’economia a stelle e strisce. Quindi, per noi è molto utile ma non basta. In un’altra recensione vi parlerò di un secondo libro che ho in biblioteca a complemento di questo.

Fatta la giusta premessa, vi consiglio di leggere questa agile guida perché fornisce numerosi spunti di approfondimento e riflessione. Ad esempio, a chi di voi è mai venuto in mente di guardare al “Fertility Rate” o al “Misery Index” o al “Big Mac Index” per capire la situazione socio-economica del Paese?

O ancora, è probabile che facendo analisi di crescita economica guardiate al prezzo del rame, ma forse non conoscete il JoC-ECRI Industrial Price Index.

Gli autori sono anche abbastanza spiritosi e tra i 50 indici consigliano di guardare al “Vixen Index” come indicatore della crisi economica. Il Vixen Index è molto soggettivo e si basa sul notare se nella vostra tavola calda preferita (ricordatevi che siamo negli USA) aumentino o meno le cameriere e i camerieri di bell’aspetto. Infatti negli USA solitamente il personale giovane e di bell’aspetto preferisce lavorare ben pagato in discoteche e locali alla moda. Quando inizia la recessione questi perdono il posto di lavoro e si accontentano di lavoretti in posti meno prestigiosi e con paghe basse. Ma gli autori ci mettono in guardia che questo indice non funziona a Los Angeles, dove i camerieri sono tutti belli!

A parte le battute (di umorismo americano) vi consiglio di spendere pochi euro per acquistare una copia di questo utilissimo libro che vi arricchirà culturalmente e darà nuova linfa alle vostre analisi. A questo link o qui sotto potete leggere l’anteprima gratuita su Amazon.

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Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.