La morte di Maradona a soli 60 anni ha acceso i riflettori sul calcio. Un settore che fa gol anche in Borsa essendo diventato un’enorme fonte di guadagno non solo per giocatori e squadre, ma anche per gli investitori più accorti.

Ne abbiamo scritto in un capitolo del libro La Ruota dei Mercati finanziari dedicato a FIFA World Cup 2018, in un articolo pubblicato da Patrimoni e in un webinar ospitato dalla piattaforma di analisi Tradingview.

Non limitatevi a guardare la squadra del cuore. Investiteci.

Partiamo dalle squadre di calcio. In Europa ci sono 22 squadre quotate, tra cui le italiane AS Roma, Juventus e Lazio. Tra le più importanti e conosciute troviamo:

  • Ajax (Olanda)
  • Benfica (Portogallo)
  • Borussia Dortmund (Germania)
  • Celtic (Regno Unito)
  • Galatasaray (Turchia)
  • Juventus
  • Lazio
  • Roma
  • Sporting CP (Portogallo).

Tutte le squadre erano componenti dell’indice STOXX Europe Football creato il 22 aprile 2002 (con 33 titoli) e chiuso definitivamente il 28 agosto di quest’anno.

Investendo in squadre di calcio bisogna stare attenti alla volatilità di brevissimo periodo legata al risultato delle partite di campionato (e di Champion’s League). Il lunedì mattina i titoli possono avere movimenti erratici, volatili e legati all’emotività.

Per capirlo non serve essere degli esperti analisti, basta leggere la Gazzetta dello Sport! Ecco cosa scriveva il 17 ottobre 2013:

Fonte: Gazzetta dello Sport

Ed ecco cosa è successo l’anno scorso con la vittoria della Juve e l’ingresso ai quarti in Champions il 12 marzo 2019 al grafico del titolo JUVE.

Guardate la chiusura di martedì in pre-partita, l’apertura di mercoledì in gap up e l’esplosione dei volumi a cui segue la presa di beneficio di chi aveva “scommesso” sulla vittoria. Segna Ronaldo e il calcio fa gol anche in Borsa!

Grafico Juventus giornaliero.

Il Brand Finance Football Index

Se nel breve termine i titoli possono assomigliare a montagne russe, nel lungo termine le squadre di calcio sono aziende come le altre e hanno un loro “Brand Value”, che trovate pubblicato annualmente sul report Brand Finance Football 50.

Fonte: sito Brand Finance

Guardando la storia del Brand Value Index dal 2006 a oggi notiamo che le squadre italiane (Juve, Milan e Inter) erano in classifica tra le prime 10 fino al 2013, poi non c’è più traccia del calcio italiano e i primi posti sono appannaggio di squadre spagnole (Real Madrid e Barcelona) e inglesi.

Business correlati al calcio

Se volete andare oltre i titoli delle squadre ci sono molti settori che “si nutrono” di calcio dove trovare occasioni di investimento.

Il primo è quello dei videogames. Pensiamo a FIFA 2018 prodotto da EA – Electronic Arts (EA) e venduto finora 24 milioni di copie, o Pro Evolution Soccer pubblicato da Konami.

E adesso fate una pausa e gustatevi il realismo di FIFA 2020 in questo meraviglioso trailer!

Un altro settore (poco etico per gli standard ESG) è quello del betting, ovvero le scommesse. Pensiamo ai bookmaker inglesi come William Hill, fondata nel 1936 come servizio di scommesse postali e telefoniche e oggi tra le cinque società britanniche leader del mercato domestico delle scommesse online.

E infine, il settore dell’abbigliamento sportivo: la tedesca Adidas veste 5 squadre di serie A, Nike dieci mentre Puma ne veste sette, come spiega il dettagliato articolo “Adidas, Nike & Puma – The Top Clubs Of Each Brand In 2020-21” pubblicato dal sito di calcio Footyheadlines.com.

Conclusioni

Il covid-19 ha colpito molto pesantemente l’industria del calcio. Lo sappiamo tutti. Ma anche il calcio si riprenderà il posto che gli spetta appena l’immunità di gregge (grazie ai vaccini) glielo permetterà. Forse tra uno o due anni, ma il Calcio non si ferma e tornerà a fare gol anche in Borsa.

In questo articolo vi ho dato qualche spunto per approfondire un tema d’investimento molto interessante e appassionante, vi piaccia il calcio o no.

Sappiate che il mio scenario completo comprende oggi 30 titoli azionari tra squadre, servizi, prodotti. Il vostro potrebbe essere più ricco o più semplice ma l’importante è diversificare i titoli per geografia, valuta, settore economico e capitalizzazione privilegiando quelle aziende che hanno maggiore probabilità di produrre nel tempo un rendimento costante e un extra-rendimento durante le Coppe e i Mondiali.

Ciao Diego, ci mancherai!


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Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.