“I megatrend accelerano” era il titolo di una serie di webcast di Franklin Templeton d poco conclusasi, in cui gli esperti della società di gestione hanno condiviso le loro opinioni sulle questioni tematiche e di attualità che gli investitori devono affrontare.

Ma quali sono i megatrend che accelerano? Il momentum attuale rappresenta l’alba di un nuovo mercato? E in che modo la pandemia sta rimodellando il nostro futuro?

Sono stati quattro i temi relativi a vari megatrend intorno a cui hanno ruotato i webinar.

Healthcare

“Le aziende biofarmaceutiche hanno sostenuto un enorme sforzo negli ultimi 15 mesi con gli sviluppi del vaccino COVID e prevediamo che continuino ad aumentare sia l’innovazione che la capacità di produzione di farmaci. La vediamo come una tendenza strutturale piuttosto che temporanea” ha detto Zehrid Osmani, Portfolio Manager Global Equities, della consociata Martin Currie.

“Ci sono tuttavia diversi motivi per cui le aziende farmaceutiche europee a grande capitalizzazione non sono il tema di investimento di lungo termine più interessante nel 2021. La loro crescita sarà influenzata dalla produttività della ricerca e sviluppo e dalle continue pressioni sui prezzi affrontate dall’industria a causa dei farmaci che escono dal brevetto, della concorrenza dei generici e della pressione sui prezzi dei farmaci da parte degli operatori sanitari.

L’industria della tecnologia medica offre opportunità interessanti in tutto il mondo, così come il settore del software sanitario. Riteniamo inoltre che software su misura per lo sviluppo e la commercializzazione di farmaci e terapie personalizzate possano funzionare bene in questo settore e potenzialmente offrire rendimenti elevati.

Prevediamo inoltre di vedere ulteriori aumenti nella digitalizzazione dell’assistenza sanitaria. Nei mercati emergenti, prevediamo un rapido aumento degli investimenti nell’innovazione tecnologica healthcare. Strutturalmente, significa che la spesa sanitaria dei mercati emergenti potrebbe raggiungere un rapido livello di crescita nel prossimo decennio, rispetto alla crescita intorno al 5% dei mercati sviluppati”.

Industria

Nel settore industriale vediamo opportunità nella digitalizzazione e automazione, ma anche una maggiore adozione di iniziative infrastrutturali più verdi, in particolare energie rinnovabili, edifici efficienti, treni ad alta velocità e veicoli elettrici. Per quanto riguarda l’automazione e la digitalizzazione, abbiamo visto aziende parlare di “10 anni di progresso nell’arco di un anno” poiché sono state costrette ad adottare nuove pratiche di lavoro digitale.

Prevediamo di vedere un crescente utilizzo delle tecnologie digitali e della robotica, mentre le aziende continuano a innovare attraverso la digitalizzazione. Prevediamo inoltre che i “cobot” (robot collaborativi, ovvero robot che svolgono compiti in collaborazione con lavoratori umani) crescano di circa il 35%-45% annualizzato nei prossimi 10 anni. Fabbriche intelligenti, monitoraggio automatizzato del magazzino, logistica digitalizzata, manutenzione remota e digital twins sono solo alcune delle soluzioni che vediamo diventare sempre più prevalenti in futuro”.

Consumatori

Durante la pandemia, abbiamo anche assistito a rapidi cambiamenti nel comportamento dei consumatori poiché molte attività che una volta si effettuavano di persona sono passate ad un formato digitale. Il settore tecnologico ha avuto un’ascesa fulminea a causa di questa rapida digitalizzazione in tutti i settori, necessaria per adattarsi ai nuovi comportamenti dei consumatori.

“La maggior parte delle aziende aveva pianificato di effettuare investimenti tecnologici nei prossimi 3-5 anni; questo, nell’ultimo anno, ha tuttavia subito un’accelerazione per necessità. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, gli investimenti privati in asset fissi quali software, attrezzature tecnologiche e ricerca e sviluppo rappresentano oggi oltre il 50% del totale degli investimenti privati in asset fissi” ha spiegato Sara Araghi, Research Analyst e Portfolio Manager, Head of the Consumer Sector Team, Franklin Equity Group.

“Anche gli investimenti nell’e-commerce continueranno probabilmente a un ritmo rapido, insieme a quelli nel settore immobiliare: i consumatori desiderano la flessibilità dell’online, ma apprezzano anche l’esperienza in-store e si aspettano di più da essa. I centri commerciali si stanno trasformando per diventare “centri di esperienza” incrementando il giro di affari incentrato su attività come lezioni di fitness e ciclismo e bowling in loco. Questa esperienza in-store si dimostrerà sempre più incline alla digitalizzazione, incorporando tecnologie come la realtà virtuale e le funzionalità delle app mobili.

Un’altra area di crescita durante la pandemia è stato il processo delle transazioni, con un numero maggiore di consumatori nativi non tecnologici che ha colto l’occasione per acquistare più regolarmente online e utilizzare le applicazioni telefoniche per effettuare acquisti. Secondo le stime di Digital Commerce 360, la spesa dei consumatori online con i commercianti statunitensi è aumentata del 44% su base annua nel 2020, il più elevato aumento annuo in più di due decenni e quasi il triplo dell’aumento del 15,1% su base annua nel 2019. Le aziende e le attività che si sono adeguate ed hanno sviluppato più competenze digitali hanno beneficiato di questa tendenza durante la pandemia e crediamo che continueranno a farlo in futuro.

Come ci si potrebbe aspettare, con la crescita dell’e-commerce, abbiamo anche assistito ad un’accelerazione dell’uso della carta di credito e di altri servizi di trasferimento di denaro online/via telefono durante la pandemia, e prevediamo che ciò continui. Secondo uno studio del gennaio 2021 di PYMNTS, il 28% dei consumatori statunitensi ha aumentato l’utilizzo online delle carte di credito dall’inizio della pandemia.

I consumatori di tutto il mondo hanno accumulato un risparmio extra di 5,4 trilioni di dollari dall’inizio della pandemia. Vediamo anche un’enorme domanda repressa di socializzazione e spesa, e nella misura in cui i consumatori sono disposti a pagare per le esperienze che hanno perso durante il lockdown. Sul lungo termine, prevediamo che ci saranno vincitori e vinti nel settore dei consumatori, mentre continueranno a rafforzarsi coloro che hanno investito nella digitalizzazione su tutta la linea”.

Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.