Gli eventi internazionali da sempre contribuiscono alle economie dei luoghi in cui si svolgono, ma finora non si era mai registrato quel che sta succedendo con il fenomeno Taylor Swift. La cantante vale da sola il Pil di un piccolo stato. Questa estate ha contribuito all’economia Usa con circa 5 miliardi di dollari con 53 esibizioni. Una tematica nuova, appannaggio di pochi artisti/influencer certamente, ma che va assolutamente studiata. Di seguito l’analisi di Yona Rom, Research Analyst / Economist di Neuberger Berman.

Nonostante l’invito alla cautela, in considerazione dell’esaurimento degli stimoli legati alla pandemia e l’incertezza economica, molti consumatori continuano a sfidare le previsioni cercando di non pensarci (Shake it off come canta Taylor Swift).

Con la politica delle banche centrali che sta sempre più avendo impatto sui mercati, gli investitori hanno rispolverato i propri libri di testo di economia e hanno ripassato la Regola di Taylor, una formula economica utilizzata per fissare i tassi di interesse trovando un equilibrio tra la crescita dell’economia e il mantenimento della stabilità dei prezzi.

La scorsa estate, tuttavia, un’altra potente forza di Taylor ha influenzato la crescita economica: Taylor Swift ha lanciato il suo Eras Tour. Dopo aver registrato il tutto esaurito quasi istantaneamente, i consumatori hanno sborsato centinaia e persino migliaia di dollari per biglietti, viaggi, hotel, ristoranti e merchandising. Di recente, il presunto fidanzato di Taylor Swift, il tight end dei Kansas City Chiefs Travis Kelce, ha visto le vendite della propria maglia aumentare del 400% dopo che lei ha assistito a una delle sue partite, e la Nbc ha notato che la presenza della Swift ha attirato quasi 30 milioni di spettatori, la più grande audience della domenica sera di football dopo il Superbowl!

Anche la Federal Reserve Bank di Philadelphia, nella riunione di luglio, ha notato come il boom estivo di Taylor Swift abbia favorito il turismo complessivo nella regione, un andamento replicato da molte altre città ospitanti. Si stima infatti che il tour abbia generato una spesa al consumo di circa 5 miliardi di dollari, portando una crescita reale al Pil nazionale.

Paradossalmente, in un anno in cui la crescita economica e la salute generale dei consumatori sono state messe in discussione, il tour di Taylor Swift ha messo in luce la notevole resilienza dei consumi negli Usa.

Nonostante le incertezze, i consumatori continuano a sfidare le previsioni e, come canta Taylor Swift in “Shake-it-off”, a cercare di non pensarci. Sebbene abbiano spostato la spesa per dare priorità ai bisogni rispetto ai desideri (la partecipazione all’Eras Tour si è dimostrata una necessità) e gli acquirenti a basso reddito stiano affrontando venti contrari più rigidi, i consumatori Usa continuano a spendere. Con una crescita salutare dei salari, il forte calo dell’inflazione (al 3,7% nell’agosto 2023 dal 9,1% nel giugno 2023) ha inoltre dato a molti consumatori maggiore fiducia in relazione al loro potere d’acquisto, dato che i redditi reali delle famiglie sono diventati positivi.

Riteniamo che per gli investitori sia fondamentale capire come i consumatori diano priorità alla spesa, soprattutto in periodi di crisi economica. Ad esempio, società come McDonalds, Walmart, Dollar Tree e persino il rivenditore di prodotti off-price T.J. Maxx hanno generato vendite positive nei punti vendita durante la Grande Crisi Finanziaria e riteniamo che questo tipo di società possa ottenere risultati simili in caso di una prossima crisi.

A nostro avviso, il tour di Taylor Swift ha dimostrato che i consumatori sono in grado di superare le incertezze economiche e di dare priorità alla spesa per ciò che conta per loro. La resilienza dimostrata dai consumatori, sia che partecipino ai concerti sia che scelgano opzioni orientate al valore, ha sfidato la saggezza convenzionale e ha messo in evidenza il delicato equilibrio tra sentiment dei consumatori, inflazione e crescita economica, elementi chiave del principio economico di John Taylor.