La transumanità ed il futuro dei nostri corpi (e delle nostre coscienze?), è un tema affascinante. Non solo per i suoi riscontri etici ma perché l’interazione corpo-macchina può, e potrà sempre di più, permetterci di aumentare le nostre performance fisiche, vivere meglio e forse più a lungo.

Cyberbodies, l’accettazione del diverso

L’accettazione del diverso, nel suo senso più generico, e l’ accettazione delle persone con caratteristiche fisiche diverse dai canoni considerati “normali”, è un tema di tendenza dominate. Paladini di questi cambi di valore, sono sopratutto tra le generazione più giovani, in primis i GenZ.

Il futuro sembra composto da tecnologie che saranno sempre di più in grado di supportare le persone portatrici di handicap in seguito a svariate ragioni, incidenti o malattie. O ancora, permettere agli anziani di aumentare la loro autonomia.

Man mano che sistemi di assistenza disporranno di tecnologia all’avanguardia, permetteranno alle persone con handicap di partecipare attivamente alla società lavorativa, culturale e sociale, in forma più massiva. Ci troveremo di fronte a corpi nuovi, a nuove sfide e limiti, a nuove dicotomie tra corpi e cybercorpi. Sfide che non possiamo completamente comprendere ma sulle quali dobbiamo soffermarci a riflettere..

La normalità e Cybathlon

Cybathlon è la competizione per eccellenza per persone che utilizzano protesi o tecnologie di diverso tipo per contrastare una limitazione. L’obiettivo di questa gara è favorire un maggiore dialogo e comprensione mutua tra il pubblico, chi usa queste tecnologie e chi le sviluppa. 

La gara non mira a misurare la migliore performance in sé, ma desidera premiare la migliore interazione tra la protesi usata ed il suo “operatore”.  Le discipline sono diverse quanto interessanti: protesi braccia  e gambe, interfaccia mente-computer, esoscheletro, o sedie a rotelle elettriche. 

Il mercato delle protesi elettroniche

L’invecchiamento della popolazione, seppure accompagnato da una vita qualitativamente migliore, è caratterizzato anche da stili di vita non sani, tipici delle società moderne. Quindi alcune malattie, come il diabete o le ischemie sono tra i fattori che spingeranno la crescita del mercato dell’assistenza protesica. Solo negli Stati Uniti, nel 2005, c’erano 1,6 milioni di persone che vivevano senza un arto. Alcuni studi predicono che per il 2050, solo negli USA il numero di persone raggiungerà i 3,6 milioni. Secondo le stime di Reports and Data il mercato delle protesi elettroniche raggiungerà i 656,99 milioni per il 2026.

L’aumento della consapevolezza che necessitiamo curare le persone a casa, invece che istituzionalizzare la loro cura. L’aumento di malattie croniche e l’aumento dell’ accessibilità a tecniche sempre più avanzate, rende questo mercato interessante. 

L’eccellenza italiana

SoftHandPro è una mano robotica che adotta i principi della softrobotics  con l’obiettivo di implementare l’interazione uomo-robot. 

SoftHand è stata sviluppata dall’Istituto Italiano di Tecnologia ed il Centro Piaggio dell’Università di Pisa. Ed è diventata una realtà grazie a Natural Bionics.  L’ultima versione della SoftHand la rende più piccola e leggera fornendo molta più libertà a chi la usa. Questa versione è arrivata seconda nell’ultima edizione di Cybathlon, i diversi esercizi si possono vedere qui.

Questo interessante progetto è da tenere sott’occhio, per l’impatto positivo che potrà avere tra le persone che hanno ed avranno bisogno di questo tipo di tecnologia, ma anche perché è un progetto che coinvolge diverse entità a livello internazionale ed è finanziato anche dall’UE.

Transumanità ed il futuro del nostri corpi (e delle nostre coscienze?) è un dato di fatto. La tecnologia sarà sempre più in grado di mediare l’interazione che abbiamo, non solo con il mondo fisico che ci circonda ma anche con il nostro stesso corpo. Forse cambiandone la percezione, lo capiremo un po’ alla volta.

Di Giulia Maria Moschen Bracho

I am a Trend Researcher and Consultant based in Barcelona (Spain). I advise companies and brands about trends shaping the futures. Contatti: www.futuringtrends.com