Anche agosto è stato un altro ottimo mese per i portafogli dei Cani del Ftse Mib che proseguono l’ascesa e registrano ancora buone performance, ma anche il Ftse Mib ha avuto solo un forte guadagno e portato la sua performance da inizio anno al +17,76%. Forse in ritardo ha fatto premio la decisione della BCE di non prorogare il blocco dei dividendi per i gruppi bancari, che ha agevolato l’indice generale, ben più ricco di titoli del comparto rispetto ai nostri portafogli.

E così i “Cani del Ftse Mib” proseguono l’ascesa, aggiungendo un bel po’ di guadagno ai propri rendimenti, confermano di mantenere la sovraperformance sul benchmark e in qualche caso ne hanno doppiato la performance. I Cani del Ftse Mib non sono altro che portafogli costruiti utilizzando solo titoli dell’omonimo indice di Piazza Affari. Il risultato, quindi, ancora una volta dà ragione alla teoria del gestore statunitense Michael O’Higgins. Ma vediamo i numeri in dettaglio.


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I due portafogli

Come avevamo descritto nell’articolo in cui presentavamo i portafogli per il 2021 (qui) la situazione anomala in cui ci siamo trovati a fine 2020, a causa della cancellazione dei dividendi da parte di molte società (obbligatoria nel caso delle banche), ci ha portato a disegnare due portafogli distinti. Uno chiamato “classico” (basato sui rendimenti dei dividendi effettivamente erogati) e l’altro di “consensus” basato invece sulle previsioni di distribuzione di dividendo da parte degli analisti.

I risultati dei “Cani 2021 – classico”

I portafogli che abbiamo denominato “classico” hanno migliorato i propri risultati, che si attestano tutti al di sopra della performance del Ftse Mib. Quello “10 dogs” batte per ora il Ftse Mib con un +25,08%, grazie soprattutto ai risultati di A2A (+49,18%) e Poste Italiane (+42,54%). Appena più indietro il portafoglio “5 dogs” (+23,27%), mentre quello cosiddetto “PPP”, composto solo da Hera, balza a un +27,89%).

I “Cani 2021 – consensus”

Lusinghiere anche le performance del portafoglio dei Cani di “consensus”. Tutti e tre i panieri battono nettamente il Ftse Mib (arrivando quasi a doppiarlo). Quello dei “10 dogs” segna + 32,88%, quello dei “5 dogs” +29,71% e infine il portafoglio PPP – composto dalla sola Intesa SanPaolo – arriva buon terzo con un +28,48%.

Insomma, risultati decisamente importanti per i nostri portafogli composti da titoli del principale indice di Borsa Italiana. Anche agosto è stato un altro ottimo mese per i Portafogli dei Cani del Ftse Mib!!

Come si costruiscono i portafogli

Il primo, quello dei “10 dogs” comprende appunto i 10 titoli con il dividend yield maggiore scelti tra i 40 del Ftse Mib. Ordinando i 10 titoli per prezzo crescente e prendendo i primi cinque (quelli cioè con il prezzo inferiore) si ottiene il secondo portafoglio “5 dogs”: alla base del metodo è il fatto che un incremento (in assoluto) del prezzo ha un impatto percentuale maggiore su un titolo con un prezzo basso piuttosto che alto. I due portafogli sono tutti equipesati, ovvero ogn

Il terzo e ultimo portafoglio, detto “PPP” è composto infine da un solo titolo: il secondo dell’ordinamento (dal prezzo più basso a quello più alto). Si tratta solo di una anomalia statistica scoperta da O’Higgins ma valida anche sul mercato italiano: in genere – ma ovviamente non è una certezza – è un titolo che sovraperforma il mercato.

Nel passato, storicamente, i vari portafogli sul Ftse Mib si sono ben comportati. Ne abbiamo parlato diffusamente nel libro “La Ruota dei mercati finanziari” edito da Hoepli. Seguiamo mese per mese la performance dei “Cani 2021” e vedremo se continueranno a performare meglio del Ftse Mib!

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Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.