Per la recensione della domenica oggi vi propongo un eccezionale libro scritto nel 2011 dall’economista americano Barry Eichengreen, professore di Economia e Scienze Politiche presso l’Università della California, Berkeley.
Ho tirato fuori dalla mia biblioteca “Exorbitant Privilege: The Rise and Fall of the Dollar“, pubblicato dalla prestigiosa Oxford University Press (che avevo comprato a Trento durante l’edizione del festival del 2012) dopo avere letto sul mitico sito di Dagospia la notizia che vi riporto qui sotto.
Dagospia cita un articolo molto serio e dettagliato pubblicato il giorno prima dal Financial Times che a sua volta cita Barry Eichengreen. L’articolo in inglese lo trovate a questo link o cliccando l’immagine qui sotto.
E così mi sono ricordato che avevo avuto il piacere di ascoltare una conferenza di Eichengreen al Festival dell’Economia di Trento dedicata al tema della perdita da parte degli Stati uniti del “privilegio esorbitante” di battere una valuta globale come il Dollaro, che era diventato nel corso dei decenni precedenti la moneta di scambio nelle relazioni commerciali in tutto il mondo. L’economista prevedeva che prima o poi il dollaro sarebbe stato affiancato da qualche altra valuta. Come il renminbi cinese!
La conferenza era talmente interessante e innovativa per l’epoca (chi poteva mettere in dubbio il ruolo centrale del dollaro USA a quei tempi?) che mi aveva spinto poi a comprare il libro. Anzi, se volete vedere la conferenza (in italiano) la trovate su Youtube a questo link o cliccando l’immagine qui sotto.
Un libro profetico, e una conferenza altrettanto profetica che a distanza di un decennio dimostra quanto avanti fosse il pensiero di questo economista riguardo alla trasformazione del mondo che conosciamo.
Ne ho parlato anche su questo sito in un lungo articolo dal titolo “Crisi di Taiwan tra Nuovo Ordine Mondiale e semiconduttori” pubblicato ad agosto del 2022 che vi consiglio di andare a leggere.
Ci troverete tra le altre cose, il mio schema del Nuovo ordine Mondiale, che ha tra i tanti fattori di cambiamento proprio la de-dollarizzazione degli scambi commerciali di un’ampia parte del mondo. Quella parte afferente alla Nuova Via della Seta (la Belt & Road Initiative a guida cinese).
Qui vi metto la grafica della de-dollarizzazione degli scambi tra Russia e Cina che avevo pubblicata nell’articolo.
Concludo riportando la quarta di copertina del libro e quando descritto nello store di Amazon. Per oltre mezzo secolo, il dollaro non è stato solo la valuta americana, ma anche quella mondiale. Viene utilizzato a livello globale da importatori, esportatori, investitori, governi e banche centrali. Questo ruolo unico del dollaro è una fonte di forza per gli Stati Uniti. È, come disse una volta un critico delle politiche statunitensi, il “privilegio esorbitante” dell’America.
Ma ora, con l’ascesa di Cina, India, Brasile e altre economie emergenti, l’America non domina più l’economia globale. Ne consegue, sostiene Eichengreen, che il dollaro non sarà più così dominante. Il dollaro perderà il suo status di valuta internazionale, avverte Eichengreen, solo se gli Stati Uniti ripeteranno gli errori che hanno portato alla crisi finanziaria e solo se non riusciranno a mettere ordine nel proprio bilancio.
Per leggere l’estratto gratuito del libro e acquistarlo in cartaceo o ebook su Amazon cliccate su questo link o sul visore qui sotto.
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