L’Europa sta invecchiando. L’Italia e la Germania guidano questa tendenza con un’età media della popolazione di 47,9 e 46,6 anni, subito dietro ai 48,2 anni di un’altra potenza industriale, il Giappone.
Questi trend sono destinati a modificare lentamente ma profondamente le abitudini di spesa delle famiglie a causa della maggiore anzianità dei consumatori, i tassi di inflazione, la crescita economica e le politiche governative. Gli USA spendono già il 18% del PIL per il sistema sanitario.
L’invecchiamento e il conseguente declino della forza lavoro comporterà notevoli impatti tecnologici e sociali.

A confronto le piramidi demografiche di Europa e Usa (sopra), Asia e Africa (sotto).


Esemplificano da BlackRock. “Consideriamo il caso del Giappone: l’invecchiamento (un terzo della popolazione ha superato i 65 anni) e il basso tasso di immigrazione hanno determinato un mercato del lavoro molto ristretto; il rapporto tra offerta e domanda di lavoro in Giappone è di 1,63 vale a dire il livello più alto negli ultimi 17 anni. Un effetto di questa situazione è l’incremento della partecipazione femminile nel mondo del lavoro giapponese: tra il 2000 e il 2017 la presenza di donne nella manodopera è salita da meno del 60% al 69,4%”.
Allo stesso tempo il Giappone è diventato uno dei maggiori acquirenti (e produttori) di applicazioni robotiche, con l’impiego di 308 robot ogni 10.000 lavoratori, rispetto ai 200 degli USA.
“Con l’invecchiamento della popolazione, le spese sanitarie sono destinate a crescere sia per i consumatori che per i governi – continuano gli esperti di BlackRock – Per questo prevediamo benefici per le società che forniscono trattamenti contro le patologie collegate all’età e quelle che forniscono nuove tecnologie e soluzioni in grado di garantire cure efficaci a costi ridotti”.
I fattori demografici impatteranno anche notevolmente sulle abitudini di spesa dei consumatori. “In Giappone la popolazione oltre i 60 anni contribuisce alla metà di tutte le spese familiari, rispetto al 13% della popolazione sotto i 40 anni – proseguono da BlackRock – Poichè la capacità di spesa nelle economie occidentali è sbilanciata verso la popolazione anziana, le imprese con obiettivi di crescita dovranno soddisfare le esigenze di tali consumatori”.
I consumatori più giovani hanno invece esigenze di spesa molto diverse. Questo si riflette nelle loro abitudini alimentari (più salutari), nei loro passatempi (streaming, videogiochi), nelle loro abitudini di risparmio (condivisioni, viaggi a basso costo) e investimenti sostenibili.

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Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.