E’ quella rappresentata dai rifiuti. La gestione dei rifiuti è uno dei problemi più gravi con cui siamo chiamati a confrontarci: lo stile di vita occidentale, preso a modello anche dai Paesi emergenti crea enormi quantitativi di rifiuti e, nonostante l’impegno a una sempre maggiore quota di “raccolta e riciclo”, il modo in cui vengono smaltiti si ripercuote sulla nostra salute e sull’impatto che generiamo a livello climatico.

Questa montagna di rifiuti è destinata immancabilmente a crescere, anche per via della maggiore propensione dei mercati emergenti per un consumismo di stampo occidentale – spiegano da Fidelity – Secondo le previsioni della Banca Mondiale, entro il 2050 la crescita dei rifiuti potrebbe raggiungere un tasso due volte superiore a quello di aumento della popolazione, determinando, in mancanza di una gestione appropriata, effetti devastanti sulle nostre vite e sul pianeta”.
La Cina ha già vietato l’importazione di rifiuti mentre la regolamentazione europea sta diventando sempre più puntuale e severa.
“Vi sono molteplici strategie con cui è possibile investire lungo la catena del valore, dagli impianti di trasformazione dei rifiuti in energia ai metodi avanzati di riciclaggio fino alle tecnologie innovative di raccolta e smistamento – concludono da Fidelity – Per quanto ci riguarda, riteniamo che il settore dei rifiuti offra opportunità di crescita secolari a lungo termine con una ridotta volatilità ciclica”.
Nel libro “Investire nei megatrend del futuro” al tema dei rifiuti è dedicata una sostanziosa analisi sia di scenario sia dei titoli più interessanti dal punto di vista borsistico per i bilanci solidi e la loro capacità reddituale.


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Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.