Cosa ci fanno insieme la startup israeliana Storedot, la compagnia petrolifera inglese BP e la Stazione Spaziale Internazionale? La rivoluzione elettrica dei trasporti. Ovvero un sistema di ricarica di nuova generazione che in 5 minuti fa il pieno all’auto!

Se siete curiosi, leggete questo articolo e guardate i due video inclusi.

Chi è Storedot

StoreDot è un pioniere delle batterie a ricarica estremamente veloce (XFC) che superano la barriera critica all’adozione mainstream dei veicoli elettrici – l’ansia da autonomia e da ricarica.

L’azienda ha rivoluzionato la batteria Li-ion convenzionale progettando e sintetizzando composti organici e inorganici proprietari, rendendo possibile la ricarica completa di un EV in soli cinque minuti. E non sono proclami di marketing!

Fonte: Storedot.com

Nel 2019, l’azienda ha dimostrato la carica completa di un EV a due ruote in soli cinque minuti. Nel 2020, l’azienda ha dimostrato la scalabilità delle sue batterie XFC per altre industrie, caricando completamente un drone commerciale in cinque minuti. Guardate qui sotto il video di presentazione dell’azienda.

La transizione all’energia verde di BP

Come già sapete, l’azienda inglese Bp ha decretato la fine dell’era del petrolio e la sua transizione all’energia green con la pubblicazione del suo Outlook 2020 a settembre 2020 (scaricabile a questo link). Vi consiglio di leggere la mia lunga e completa analisi che ne ho fatto nell’articolo “BP decreta la fine dell’era del petrolio“.

Per il discorso di oggi vi interessi sapere che BP è tra gli investitori strategici di Storedot insieme a Daimler, Samsung Ventures e TDK. Inoltre BP ha fatto un accordo con Volkswagen per creare una rete di stazioni di ricarica elettrica fast-charge presso le sue stazioni di servizio tradizionali. Il tutto è spiegato in questo video su Youtube.

L’attività di ricerca sulla Stazione Spaziale Internazionale

E infine, la Stazione Spaziale ISS. Come spiega un post sul sito di Storedot, l’azienda si unisce alla compagnia elettrica israeliana per una missione di ricerca pionieristica sulla Stazione Spaziale Internazionale per testare la ricarica veloce estrema nello spazio per la prima volta nella storia.

In un esperimento appositamente ideato, le celle della batteria XFC ad anodo dominante di silicio di StoreDot saranno sottoposte a centinaia di cicli di carica e scarica, con i risultati raccolti per mezzo di un computer contenuto all’interno dell’unità chiusa. E I risultati dell’esperimento dovrebbero accelerare la commercializzazione della batteria StoreDot.

Perché fare esperimenti nello spazio e perché le aziende oggi devono esserci presenti lo abbiamo spiegato in tanti articoli che parlano di New Space Economy. Leggeteli tutti cliccando qui.

I concorrenti di Storedot sono Toyota e Tesla

Tornando sulla Terra, ovviamente i concorrenti non stanno a guardare. Pensiamo a Toyota, il leader giapponese delle auto ibride, che ha recentemente annunciato lo sviluppo di batterie allo stato solido per le sue auto elettriche già quest’anno.

Come spiega un articolo di Asian Nikkei le batterie di nuova generazione garantiranno “un viaggio di 500 km con una carica. Una ricarica da zero a pieno in 10 minuti. Il tutto con preoccupazioni minime per la sicurezza. La batteria a stato solido introdotta da Toyota promette di essere un game changer non solo per i veicoli elettrici, ma per un intero settore.”

I vantaggi sono molteplici. Le batterie allo stato solido abbasserebbero il rischio di incendi e moltiplicherebbero la densità di energia, ovvero l’energia che una batteria può fornire rispetto al suo peso. Inoltre, per la ricarica ci vogliono circa 10 minuti e la batteria può estendere la distanza di guida di un veicolo elettrico compatto mantenendo lo spazio per le gambe.

Passando a Tesla, abbiamo dato ampia copertura all’innovazione dell’azienda durante il Battery Day di settembre 2020. Vi consiglio di leggere il mio articolo “Tesla, le batterie elettriche e l’analisi intermarket” dove spiego che la batteria innovativa che dovrebbe equipaggiare le auto Tesla dal 2022 avrà una struttura diversa da quelle attuali e permetterà di immagazzinare 5 volte più energia a parità di costo, estenderà il range dell’auto del 16% e avrà sei volte più potenza. Per la spiegazione completa delle tecnologie innovative con cui è costruita vi rimando al video che trovate in fondo all’articolo citato.

Conclusioni

C’è grande fermento attorno al mondo delle batterie. La transizione energetica dalle molecole agli elettroni fa delle batterie uno dei componenti essenziali per il successo di queste rivoluzione epocale dell’economia umana. Da investitori vale la pena (se non lo avete già fatto) di creare uno scenario sulle batterie. Noi ne abbiamo ampiamente trattato nel nostro ultimo libro “Investire nei megatrend del futuro” (Hoepli, 2020) acquistabile su Amazon e sui principali siti librari a cui potete riferirvi per impostare il vostro scenario / portafoglio di investimento.

Credits: immagine di copertina by Mike Birdy at Pexels.com (https://www.pexels.com/it-it/@mikebirdy)

Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.