Fintech e anatocismo: la soluzione di Riteg Bank parte da una riflessione più lontana.

Il fintech rappresenta l’anima tecnologica della finanza. In verità non esiste una definizione riconosciuta a 360°. Prendo quindi in prestito quella trovata su questo sito: https://blog.osservatori.net/it_it/fintech-significato#insurtech

Il Finteche è quindi qualunque utilizzo di strumenti digitali applicati in ambito finanziario.

Nel post “Fintech e anatocismo” andiamo ad affrontare un tema molto contraddittorio, ovvero l’anatocismo e le modalità di approccio, utilizzate da una startup nella sua soluzione fintech.

Come potrete immaginare, il settore dell’industria finanziaria che offre i propri servizi attraverso le nuove tecnologie digitali è molto ampio e variegato.

Si trovano imprese che operano nel fintech di qualunque genere. Tutte destinate a risolvere problemi legati a velocità e flessibilità nei pagamenti, rapidità di risposte nelle operazioni di finanziamento, universi paralleli di investitori pronti a supportare le startup.

Mai nessuno aveva pensato però di affrontare, in ambito tech, l’annoso problema dell’anatocismo ecco allora la soluzione… Fintech e anatocismo: la soluzione di Riteg Bank!

Cos’è l’anatocismo

Le origini della parola “anatocismo” risalgono al greco, più in particolare a ἀνατοκισμός anatokismós, che è una parola composta da ανα «sopra di nuovo» e τοκισμός «usura». In altre parole, con anatocismo si identifica la prassi del calcolo degli interessi sugli interessi.

Con l’avvicendarsi di nuovi operatori sul mercato del credito, si è passati dall’anatocismo bancario al più generale anatocismo finanziario.

E’ infatti divenuto importante monitorare la qualità e il costo del credito ottenuto non solo dalle banche ma anche, per esempio, le piattaforme di lending crowdfunding.

I professionisti che si sono imbattuti in storie di anatocismo ricorderanno delle difficili, complesse e noiose operazioni di ricostruzione degli E/C, di rielaborazione delle competenze e della individuazione dei giusti costi.

Soprattutto ci si è confrontati con l’anatocismo a valle del processo di credito, quando invece sarebbe più corretto ed efficiente confrontarsi a monte.

E’ il momento dell’ottenimento del credito quello più delicato, quindi l’accezione di anatocismo deve diventare prospettico e positivo piuttosto che retrospettivo e negativo.

Fintech e anatocismo: Riteg Bank

Fintech e anatocismo: la soluzione di Riteg Bank è in verità un’intervista, quella a Francesco Leo, ideatore di Riteg Bank.

Era necessario abbandonare excel, le ipotesi e i tecnicismi per focalizzarsi sul risultato e la strategia.

Era necessario che si passasse attraverso il fintech ovvero la possibilità che i mezzi di monitoraggio dell’anatocismo divenissero veloci e online.

Il software Riteg Bank lavora proprio in questo modo ed offre, oltre alla velocità di internet, l’assistenza e la consulenza umana.

Prima di pensare al software che potesse aiutare gli imprenditori a seguire meglio le sorti delle proprie imprese, Francesco ha lavorato nel settore attraverso la sua società di consulenza https://www.kipling90.com/

Questo aspetto non è di secondaria importanza perché Riteg Bank e l’innovazione Fintech parte da lontano, dall’esperienza di molti anni di consulenza.

Più in particolare, la Kipling nasce nel 2002 dalla collaborazione tra diversi professionisti già attivi fin dai primi anni ’90 nel settore bancario, legale e tributario.

Di Pasquale Stefanizzi

E’ PhD in materie economico finanziarie (Banca e Finanza) presso l’Università di Roma Tor Vergata, già assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento. Nel 2015 ha terminato con profitto il master in “Digital marketing” di Ninja Accademy. E’ consulente d’impresa e docente in numerosi corsi di formazione. Ha sviluppato un particolare interesse per le attività di accompagnamento delle imprese nei rapporti con le banche. E’ autore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.