Come possiamo selezionare titoli di robotica e di intelligenza artificiale senza cadere nella trappola degli “short squeeze” di cui è pieno il mercato in questi mesi? Abbiamo visto come l’azione dei piccoli trader guidati dai social media abbia influito sulle performance e sulla volatilità di brevissimo termine di tanti (troppi) piccoli titoli di robotica e di AI.

In questo articolo vediamo come e dove fare stock picking di aziende sane e che avranno un lungo futuro.

Il ruolo dei media e dei social media

Robotica e intelligenza artificiale sono diventate negli ultimi anni un tema di moda grazie anche ai mass media che ci hanno raccontato sia storie divertenti come i droni per le consegne delle pizze di Domino’s Pizza o i baristi robotici di Makr Shakr sia storie allarmistiche sui milioni di posti di lavoro a rischio con l’automazione (magari gli stessi barman).

Fonte: canale Youtube de Il Gambero Rosso

Come dicevo, la curiosità del grande pubblico per questi temi è facilmente innescata dai Media (tradizionali e social), dal momento che Robotica e Intelligenza artificiale sono due tecnologie che hanno tutte le caratteristiche per finire in copertina.

Con tutta questa euforia in giro, come selezionare titoli di robotica ed AI che abbiano un futuro?

Stock-picking di aziende quotate

L’investitore più esperto, cercherà probabilmente di costruirsi il proprio giardinetto di titoli, sebbene oggi ci sia una scelta enorme tra ETF, fondi e certificati che spaziano dal tema generico della robotica o della AI ai sotto-temi come Droni, Robotica industriale, Cybersecurity, ecc.

Una strategia per mettersi un pizzico di robotica e di AI nel portafoglio è lo stock picking. Se ci fate caso non esiste ancora un “settore robotica”, o un settore “Intelligenza Artificiale”, in Borsa e i titoli sono classificati secondo i criteri GICS coprendo decine di settori economici. Un’azienda che produce robotica ospedaliera viene classificata nella categoria Healthcare Equipment, e così via.

Quindi, per l’investitore, fare stock picking può essere molto difficile senza conoscere in profondità il mercato della robotica o dell’AI. In realtà la concentrazione delle aziende di robotica è su tre settori

  • Aerospace & Defense
  • Healthcare Equipment
  • Industrial Machinery.

Ovvero robotica militare, robotica ospedaliera e robotica industriale. Ed è proprio in questi settori qui trovate il grasso che cola perché sono tutte applicazioni molto costose dove i produttori hanno grandi margini.

Infatti, un robot chirurgico può costare qualche centinaia di migliaia di dollari e nella sua vita utile richiede pezzi di ricambio e “consumables”. Un drone da ricognizione può costare qualche milione di dollari e ha bisogno di pezzi di ricambio, servizi di manutenzione, piloti. Un robot aspirapolvere, viceversa, costa duecento euro alla signora Maria che lo compra al centro commerciale e il margine per il produttore è minimo.

Ben più difficile è selezionare le aziende di AI, che ricadono genericamente nel settore del software e fanno prodotti molto difficili da capire per il risparmiatore privato. Per investire in AI consiglio di non avventurarsi sui singoli titoli ma di puntare a prodotti di risparmio gestito come ETF e fondi tematici.

Scegliere le aziende pure-play o no?

Oltre a trovare il settore “giusto” l’investitore in robotica e AI deve fare un’altra scelta. Investire in aziende pure-play (è il caso dei produttori di robotica chirurgica) oppure in aziende che integrano le linee di prodotto tradizionali con l’offerta di prodotti robotizzati (è il caso del settore Aerospace & Defense dove i produttori di aeroplani affiancano i droni ai loro velivoli tradizionali)?

Scegliendo di investire nelle pure-play troviamo che molte di queste sono piccole e sotto-capitalizzate (pensiamo ai produttori di droni commerciali), hanno un mercato di nicchia e il loro prezzo di borsa risente delle news con picchi di volatilità di brevissimo termine.

La stessa cosa succede investendo in intelligenza artificiale. Oggi troviamo aziende pure-play ma anche tante aziende “tradizionali” che integrano AI nei loro prodotti. Pensiamo a SAP, Salesforce, e così via. Oppure aziende di informatica come IBM o di elettronica come NVIDIA che stanno cambiando pelle diventando leader di intelligenza artificiale.

Un esempio recente sui pure-play: il rally di Rewalk Robotics

Un esempio di volatilità su titoli di robotica pure-play è il rally che ha interessato il produttore di esoscheletri israeliano Rewalk Robotics, quotato sul Nasdaq (RWLK.O). Un azienda che adesso capitalizza 100 milioni di dollari ma che era finita nella polvere trascinandoci i suoi investitori della prima ora. Guardiamo il grafico qui sotto. A destra il grafico giornaliero con il rally che in tre mesi ha portato il prezzo da un dollaro a sei dollari (600%), al centro il grafico settimanale con l’evoluzione dal 2019 a oggi che mostra un titolo sull’ottovolante, e a sinistra il grafico dal 2014 a oggi che mostra il classico “Fallen Angel”.

Fonte: INvestirobot – Andrea Forni

Il titolo ha guadagnato il 500% in un anno e il 290% da inizio 2021 grazie alla speculazione dei piccoli traders di Reddit e Robinhood. Di cui abbiamo già scritto in altri articoli che trovate cliccando i link.

Ma chi avesse investito qualche anno fa nell’azienda avrebbe ormai perso il 90% del suo capitale. Tipico esempio di un’azienda robotica pure-play, piccola e con un prodotto di nicchia, seppure molto buono. Certo, ci sono anche gli unicorni, ma sono pochi e bisogna trovarli!

Stock-picking di aziende tradizionali

Se vogliamo evitare aziende a bassa capitalizzazione e troppo esposte su un singolo prodotto / mercato, scegliamo di investire in aziende tradizionali che abbiano esteso la linea di prodotti con robotica e AI.

In questo caso bisogna capire qual è la quota di fatturato prodotta dalla robotica, se questa sia la chiave di crescita dell’azienda e quale mercato stia assorbendo i nuovi prodotti. E’ quindi di grande importanza sapere analizzare i fondamentali delle aziende e i documenti rilasciati nelle presentazioni periodiche (disponibili per legge sui siti internet delle aziende stesse), oltre che sapere guardare ai grafici di borsa.

Come detto sopra, robotica industriale, robotica chirurgica e robotica militare sono i settori dove trovare aziende di questo tipo che hanno ben remunerato i propri investitori nel corso degli ultimi anni.

Conclusioni

Con questo articolo spero di avervi tolto un poco dell’euforia da “arricchimento facile” che vedo in questi mesi sui mercati finanziari. E spero di avervi instillato un pizzico di curiosità per andare a indagare le opportunità di investimento sulla robotica e l’AI.

Io sono ormai dieci anni che studio il mercato della robotica e le sue opportunità di investimento, ho classificato più di 200 aziende quotate in borsa nel nostro database proprietario di Investirobot e ci ho scritto il libro “Robot. La Nuova Era – vivere, lavorare e investire” in tempi non sospetti (2016) quando nessuno si filava questi temi e non c’erano ETF, fondi e certificati su cui investire. La trattazione del libro è ancora molto attuale e alcuni parti (rinnovate e ampliate) sono state poi inserite nel nuovo libro “Investire nei Megatrend del futuro“.

Altri articoli sul tema

In questo sito abbiamo trattato questi temi in altri articoli che vi consiglio di leggere.

Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.